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ITALIA

Ferito gravemente uno dei tre banditi, caccia agli altri due

Agguato a Roma, un commando armato uccide in casa il "cassiere" di Gennaro Mokbel

La sparatoria questa mattina in via Gandolfi, zona Nord della Capitale. Vittima Silvio Fanella, condannato a 9 anni per associazione per delinquere transnazionale finalizzata al riciclaggio nell'ambito del processo per la maxitruffa di Fastweb-Telecom Italia Sparkle. Per il bandito rimasto ferito la Dda ha disposto il fermo

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Via Gandolfi a Roma, il luogo dell'agguato in cui è stato ucciso Silvio Fanella (Ansa)
Roma
Agguato mortale questa mattina a Roma in via Gandolfi, zona Camilluccia. La vittima è Silvio Fanella, nome illustre delle cronache giudiziarie degli ultimi anni, condannato in primo grado a 9 anni per associazione per delinquere transnazionale finalizzata al riciclaggio nell'ambito del processo per la maxitruffa di Fastweb-Telecom Italia Sparkle. Un commando di tre persone ha fatto irruzione nel suo appartamento e lo ha ucciso.

L'uomo, che era in casa con la cugina, era il "cassiere" del gruppo che faceva riferimento al manager Gennaro Mokbel, l'imprenditore romano condannato a 15 anni nell'ambito del medesimo processo considerato una delle menti del raggiro. Fanella, che aveva 41 anni, è stato raggiunto da un colpo di arma da fuoco al petto ed è stato ritrovato senza vita nell'androne del palazzo. Questa mattina avrebbe dovuto partecipare ai funerali di uno dei suoi avvocati morto tragicamente pochi giorni fa. 

Ferito un uomo del commando: la Dda dispone il fermo
Nella sparatoria è rimasto ferito uno dei tre uomini del commando, Giovanni Battista Ceniti, 29 anni, originario di Genova. I suoi compagni lo hanno abbandonato nel cortile dell'abitazione della vittima. Il giovane è stato soccorso dal 118 e ricoverato al policlinico Gemelli in gravissime condizioni. Fanella avrebbe risposto al fuoco ferendolo. Per Ceniti è stato disposto un provvedimento di fermo, emesso dalla Direzione distrettuale antimafia della procura di Roma, per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione. Ceniti, non appena le sue condizioni di salute lo consentiranno, sarà interrogato dagli inquirenti.

L'uomo - riferisce il presidente di CasaPound, Gianluca Iannone - è stato un militante del movimento fino a qualche anno fa, attivo in Piemonte, prima di essere espulso "per condotta non adatta". "L'abbiamo cacciato più di 3 anni fa - continua Iannone -  e il suo gruppo venne sciolto, ma non era un dirigente, solo responsabile di una zona in provincia di Verbano-Cusio-Ossola. Aveva comportamenti poco seri". 

Gli altri due killer sono riusciti a fuggire a bordo di un'auto, una Croma bianca, poi risultata rubata e ritrovata in Via Premuda, non lontana dal luogo dell'agguato. Elicotteri e posti di controllo delle forze dell'ordine sono stati attivati nella zona nord della Capitale, causando disagi al traffico. Sono in corso accertamenti sull'auto usata dal commando e gli investigatori stanno sentendo la cugina della vittima.

In base a quanto emerso da una indagine della Procura di Potenza che indagava su alcuni soggetti vicini ad un clan della malavita della zona, alcuni mesi fa tre giovani lucani erano stati reclutati per sequestrare Fanella. Progetto che però non era andato a buon fine. A chi ultimamente lo ha sentito, Fanella è parso come sempre: "Era uno tranquillo, era molto dispiaciuto per quanto avvenuto, come tutti".