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MONDO

Scontri e saccheggi nelle isole Salomone: la protesta contro il premier

All'origine della protesta ci sarebbe la decisione del governo, presa nel 2019, di avere relazioni formali con la Cina al posto di Taiwan

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Nuovi disordini sono scoppiati oggi nella capitale delle Isole Salomone, Honiara, secondo quanto riferito da testimoni, il giorno dopo che manifestanti hanno tentato di assaltare il parlamento chiedendo le dimissioni del primo ministro Manasseh Sogavare. 
 
Dopo il tentato assalto al Parlamento e gli scontri con la polizia, vi sono migliaia di manifestanti che hanno violato il coprifuoco per proseguire la protesta contro il premier Manasseh Sogavare. I rivoltosi hanno incendiato diversi edifici e hanno invaso il quartiere cinese della citta' chiedendo le dimissioni di Sogavare.  All'origine della protesta ci sarebbe la decisione del governo, presa nel 2019, di avere relazioni formali con la Cina al posto di Taiwan. Una mossa che Taipei ha definito "estremamente deplorevole".
 
 "Ci sono folle in movimento, il clima è molto teso", ha detto all'AFP un residente di Honiara, mentre i media locali hanno riferito di saccheggi. La polizia ha usato gas lacrimogeni.   Poco prima il premier delle Isole Salomone, Manasseh Sogavare, ha affermato che i responsabili "saranno assicurati alla giustizia...Nessuno è al di sopra della legge, queste persone dovranno affrontare le conseguenze delle loro azioni".   Centinaia di persone che chiedevano le dimissioni di Sogavare hanno marciato nuovamente verso il parlamento, bruciando una vicina capanna di paglia prima di trasferirsi nella Chinatown di Honiara, incendiando una stazione di polizia e saccheggiando negozi prima che la polizia sparasse gas lacrimogeni per disperdere la folla.