Milano, inaugurata la prima statua dedicata a una donna
È Cristina Trivulzio di Belgiojoso, eroina del Risorgimento. La prossima per Margherita Hack
A Milano è stata inaugurata la prima statua in città intitolata ad una donna, Cristina Trivulzio di Belgiojoso, eroina, patriota e filantropa del Risorgimento che partecipò alle cinque giornate di Milano e di cui quest'anno ricorrono i 150 anni dalla morte. La statua si trova in piazza Belgioioso ed è stata svelata ieri dal sindaco, Giuseppe Sala.
Il progetto è promosso dalla Fondazione Brivio Sforza, con il sostegno della Banca di Credito Cooperativo di Milano, con il contributo del Comune di Milano e con il patrocinio di Regione Lombardia.
"È incredibile - ha commentato il sindaco Sala - che non ci fosse prima di oggi nessuna statua a Milano dedicata a una donna, la prossima sarà dedicata a Margherita Hack". A Milano infatti nessuna delle 121 statue è dedicata a una personalità femminile, ad eccezione di soggetti di iconografia religiosa o allegorici. L'opera, alta un metro e ottanta, costruita in bronzo e dal peso di 400 chilogrammi, è stata realizzata dallo scultore Giuseppe Bergomi sulla base della documentazione iconografica raccolta dalla Fondazione Brivio Sforza.
L'opera ha trovato la sua collocazione in Piazza Belgioioso, definita da molti come "il salotto di Milano" per la sua dimensione raccolta, a pochi passi dal Duomo e da Piazza della Scala. Ed è proprio per questa sua collocazione che ritrae l'eroina "elegantemente seduta" nel suo salotto. Donna di cultura, istruita e fortunata per ceto e censo, Cristina Trivulzio di Belgiojoso, partecipò in prima persona alla battaglia risorgimentale alla metà del Diciannovesimo secolo, fu editrice di giornali rivoluzionari e più tardi ricorderà con fervore gli anni dell'impegno giovanile e le sue motivazioni: "Gli italiani avevano sperimentato soltanto la speranza (delle libertà politiche e civili, ndr). Soltanto il diritto di parlarne era stato fin qui garantito, per cui quando i dominatori austriaci e borbonici proscrissero la parola magica e si rivelarono per quei tiranni incurabili che sono, furono e sempre saranno, gli italiani sentirono, forse per la prima volta, il peso intollerabile delle catene, le maledirono e si prepararono ai sacrifici più nobili pur di spezzarle".
"Milano riparte con il solito impegno e volontà dei milanesi - ha detto il sindaco Sala - Di avere la volontà di crescere questa comunità. Milano riparte dai suoi valori, dalla sua storia e dalla cultura. E dalle donne. Credo che la prossima statua sarà dedicata a Margherita Hack". "L'iniziativa, che celebra una donna di cultura, determinata e che si è battuta per la libertà, sarà certamente la prima di tante azioni future come questa e con cui Milano rende omaggio alle figure femminili che hanno promosso valori di generosità e intraprendenza rendendo migliore la nostra città - afferma Anna Scavuzzo, Vicesindaco di Milano".