CULTURA
Euro-Mediterrean Coinnovation Festival
'Heroes, meet in Maratea': l'innovazione passa per il Sud
La cittadina lucana ospita per tre giorni eventi, workshop, laboratori e spettacoli dedicati a futuro e innovazione. E c'è anche una gara che si deciderà con una mangiata

L'idea
“Siamo partiti da questo – dice Michele Franzese, co-founder dell’iniziativa insieme con Andreina Romano – dall’idea di portare in un territorio come il nostro, carente anche di un ecosistema di tecnologia e modernità, leader d’impresa, creativi, investitori, intellettuali, giovani sognatori per discutere, insegnare, collaborare, confrontarsi su futuro e innovazione”. Il risultato sono tre giorni di incontri tematici, laboratori, workshop, pitch competition, performance e musica, in cui oltre 300 ‘innovatori’ animeranno un calendario di 60 eventi.
Il programma
Ci si potrà muovere per le stradine di Maratea e ascoltare ospiti come Chiara Montanari, la prima italiana a capo di una spedizione in Antartide, o Gillian Ferrabee, ballerina, attrice e oggi a capo del Creative Lab del Cirque du Soleil, o Neil Harbisson – come recita il programma – “il primo uomo-cyborg in grado di ascoltare i colori”. Da non perdere i quattro tavoli tematici di discussione del Coinnovation Lab, dove studenti, ricercatori e innovatori guidati da tutor eccellenti si incontreranno per produrre idee e proposte concrete da sottoporre eventualmente a istituzioni, investitori e università, su energia e ambiente, agricoltura e alimentazione, educazione e innovazione, cultura e turismo. C’è anche ‘Young Heroes’, un progetto dedicato all’orientamento scolastico, e poi tante storie personali di sogni realizzati, di startup di successo, di piccole idee geniali.
La sfida
A chiudere il quadro, la “Heroes Prize Competition”, una sfida per la quale sono arrivati 195 candidati, con in palio un premio di 15.000 euro (metà in denaro, metà in beni e servizi). Si tratta di progetti a forte impatto sociale, non solo app o intrattenimento, ma idee che aspirano a introdurre elementi innovativi in campi diversissimi, come il teatro, il cinema, l’agricoltura, la salute, i viaggi. Con una bella idea finale: i 5 migliori classificati saranno invitati a pranzo da cinque famiglie di Maratea alle quali dovranno spiegare il loro progetto per convincerle della bontà della loro idea. “Abbiamo pensato di ‘costringere’ gli startupper a un linguaggio diverso, non da ‘iniziati’ – dice Franzese -, perché è fondamentale che la conoscenza e l’innovazione raggiungano il maggior numero possibile di persone”. In fondo ha un chè di romantico che l’innovazione passi anche per un peperone crusco.