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Libia, bombe in una moschea a Bengasi: un morto e 60 feriti

A causare l'esplosione due ordigni, il primo piazzato nel cortile dell'edificio, il secondo in un armadio presso l'ingresso della sala della preghiera, gremita di fedeli intenti ad ascoltare il sermone del venerdì, giorno sacro per i musulmani.
Al momento nessuno avrebbe rivendicato l'attentato, il secondo di questo 2018 appena iniziato: il primo si è verificato sempre davanti una moschea il 23 gennaio, causando una quarantina di morti.
Questi incidenti confermano l'instabilità in cui versa la Cirenaica del generale Khalifa Haftar, il quale non ha intenzione di sottomettere la sua autorità né il suo gruppo armato al comando unificato di Tripoli, ma che al tempo stesso soffre le rivendicazioni di altre milizie locali.