Cinghiali in quarantena: "Stanno bene". Ecco il video. Finito l'incubo nella grotta di Tham Luang
Tutti i membri della squadra di calcio presentano un tasso di globuli bianchi più alto della norma. Riscontrate su tre di loro delle infezioni polmonari, ma nel complesso le "condizioni di salute sono buone".
Guardano attraverso un vetro, salutano e mettono le dita a forma di vittoria: immagini che sanciscono la fine di un incubo per i dodici ragazzi e il loro allenatore finiti involontariamente nella grotta di Tham Luang in Thailandia lo scorso 23 giugno. Dall'altra parte della vetrata ci sono i parenti dei giovani eroi che a turno rispondono al saluto, fanno gesti di approvazione con la testa e col pollice mentre qualcuno di loro non riesce a trattenere le lacrime. È questioni di giorni, assicurano dall'ospedale, gli obblighi della quarantena, poi la comunicazione fatta di gesti e sguardi profondi sarà sostituita da baci e abbracci.
"Le condizioni mentali di tutti i ragazzi e del loro allenatore sono molto buone, così come le loro condizioni di salute in generale, non hanno febbre o infezioni gravi, solo tre di loro hanno infezioni polmonari di minore entità", hanno reso noto i medici. "Potrebbe essere dovuto al fatto che hanno passato tutto il loro tempo nella grotta insieme, come una squadra, aiutandosi l'un l'altro", ha spiegato Thongchai Lertvilairattanapong durante un briefing all'ospedale Chiangrai Prachanukroh.
I 12 cinghiali, così si chiama la squadra di calcio dei ragazzi, di età compresa fra gli undici e i 16 anni, e il loro allenatore di 25 anni, dovranno restare sotto osservazione per un'altra settimana. La quarantena vale per tutti, anche per coloro che sono già in grado di alzarsi in piedi. A seguirli ci sarà anche un gruppo di psicologi.