“Nulla si sa, tutto s’immagina”: al via Villa Ada - Roma incontra il mondo
Dal 18 giugno al 5 agosto quarantanove giorni di programmazione nel parco della Capitale per la XXVI edizione. Grandi nomi dall'Italia e dal mondo. Tre fili conduttori: pace, multiculturalità e sostenibilità ambientale
Metti insieme l’immaginario di Federico Fellini e quello di Fernando Pessoa, mescolalo bene e servilo di sera in uno dei parchi più belli della Capitale: il risultato è la XXVI edizione di Villa Ada – Roma incontra il mondo, che questa estate ha deciso di intitolarsi “Nulla si sa, tutto s’immagina”, con una doppia citazione ispirata al mondo di uno dei più grandi registi italiani e alle parole del poliedrico scrittore portoghese.
Dal 18 giugno al 5 agosto si susseguono senza sosta quarantanove giorni di programmazione nei due palchi della suggestiva cornice di Villa Ada: il Main stage e il Mini Dada, quest’ultimo nell’area a ingresso gratuito dove troverà ampio spazio il dibattito e il confronto con il mondo dell’associazionismo. Una finestra sul mondo dedicata ai grandi temi di attualità e costruita attorno a tre fili conduttori: pace, multiculturalità e sostenibilità ambientale.
A dare il via al festival martedì 18 giugno il suono tra reggae e jazz dei Groundation, la band americana capitanata da Harrison Stafford, che arriva a Roma per presentare il suo ultimo disco “The Next Generation”; il 19 è la volta della regina della notte M¥SS KETA con “PAPRIKA”, il suo ultimo - piccantissimo - disco. Giovedì 20 giugno, in occasione della Giornata internazionale del migrante e del rifugiato - #Withrefugees Live, sale sul palco una leggenda della musica italiana come Nada accompagnata dall’Orchestra dei braccianti, nata da un’idea dell’associazione ambientalista Terra! onlus. Dopo i sold out del tour invernale, venerdì 21 giugno Riccardo Sinigallia farà ascoltare i suoi successi insieme ai brani del suo ultimo lavoro “Ciao Cuore” eletto miglior disco del 2018 per il ‘Top 2018’; sabato 22 è il giorno del rock’n’roll grintoso dei Giuda e dei treWinstons Enro, Rob e Linnon con il loro recentissimo “Smith”, una fucilata psichedelica. Domenica 23 giugno è “Into the wild night show”: lo spettacolo itinerante ispirato all’omonimo film di Sean Penn e dedicato alla produzione solista di Eddie Vedder.
Lunedì 24 giugno arriva Lucio Leoni con uno dei pilastri della scena punk rock alternativa italiana: i Tre allegri ragazzi morti con il loro nuovo disco “Sindacato dei sogni”; martedì 25 gli ironici, divertenti e impegnati Eugenio in via di gioia; mercoledì 26 sarà la volta di una delle voci più importanti del nuovo cantautorato italiano, Giovanni Truppi, con il suo ultimo album “Poesia e civiltà”; e a seguire Il 27 Modena City Ramblers con un nuovo e incendiario live set. Il 28 giugno inaugura il weekend la superband capitolina Orchestraccia; sabato e domenica due tributi dedicati ai pilastri della musica italiana: “Caro Faber – Roma canta De Andrè” e “Caro Lucio – Roma canta Battisti”, realizzati in collaborazione con FaceMagazine.it.
A dare il benvenuto a quello che si preannuncia un caldo luglio ci pensa lunedì 1 il cantautore più controverso della musica italiana, Giovanni Lindo Ferretti; seguito il 2 dai ritmi sperimentali degli Zu e da quelli afro-beat degli I hate my village. Mercoledì 3 arrivano dal Mali i Tinariwen, il più famoso, intrigante e ipnotico collettivo blues-rock che il deserto africano abbia mai generato; venerdì 5 luglio è la volta degli Otto Ohm, tra i più amati gruppi romani; e sabato 6 luglio i fiorentini Bandabardò. Domenica 7 saliranno insieme sul palco due icone della musica indipendente italiana: i Massimo Volume con l'ultimo album “Il nuotatore” e i Giardini di Mirò con “Different Times”. L’8 luglio è la volta dei Garbage e la voce sensuale di Shirley Manson. Ancora un grande gruppo internazionale come i dEUS il 9 luglio, a 20 anni di distanza da una perla musicale quale “The Ideal Crash”. Il 10 luglio la voce inconfondibile di Giorgio Poi; e l’11 dal Belgio gli Hooverphonic. Venerdì 12 atterrano dall’Irlanda i Pionieri del post-rock God is an astronaut e in apertura i giapponesi Mono; sabato 13 luglio lo stile gitano e le sonorità elettroniche dei Caravan Palace; domenica 14 l’indie pop-rock dei Canova con Fulminacci e il suo “La vita veramente”. Lunedì 15 luglio è la volta dei Nouvelle Vague, la band francese che ha conquistato il mondo con cover in chiave bossa; martedì 16 lo spettacolo “Mentre rubavo la vita”: Monica Guerritore e Giovanni Nuti cantano gli appassionati e dolorosi versi di Alda Merini. Mercoledì 17 il classic rock selvaggio deiRival Sons; giovedì 18 Madeleine Peyroux, la cantautrice statunitense che sfida i confini del jazz con il nuovo album Anthem; venerdì 19 l’energia dei New York ska jazz ensemble; sabato 20 l’irresistibile rap crepuscolare dei Come_Cose.
Lunedì 22 luglio The Liberation Project, collettivo di musicisti internazionali; martedì 23 luglio i testi ironici e amari di Clavdio; mercoledì 24, quattordici anni dopo l’ep “In the Reins”, tornano a unire le forze Calexico e Iron & Wine. Venerdì 26 luglio a dare il via al weekend l’esplosiva formazione cubana Grupo Compay Segundo de Buena Vista Social Club. Sabato 27 il gruppo americano indie rock dei Quasi sale sul palco con i Finley, la band di Lignano appena tornata con il nuovo disco “We Are Finley”; domenica 28 i Nu Guinea arrivano con “Nuova Napoli”, una delle uscite discografiche più sorprendenti del 2018; mentre il 29 sale sul palco l’ironia dei Latte e i suoi derivati. Martedì 30 la carica di “neapoletan-funky” di James Senese Napoli Centrale travolgerà Villa Ada, per poi lasciarsi incantare mercoledì 31 luglio da Bohemian Simphony – The Queen Orchestra, le più grandi hit dei Queen interpretate da un ensemble di 40 artisti; e il 1 agosto gli Easy Star All-stars.
Come ogni edizione Villa Ada - Roma incontra il mondo non è solo musica, grazie a un’articolata programmazione nel “D’Ada Park”, l’area a ingresso gratuito del festival. Pace, multiculturalità e sostenibilità ambientale sono le parole d’ordine dell’estate 2019 attraverso il coinvolgimento di alcune prestigiose realtà associative nazionali e capitoline, tra cui Mediterranea – Saving Humans. Durante il festival verranno presentati panel su quattro diverse tematiche: migranti, conflitti, ambiente e donne, co-organizzati da Arci Roma rispettivamente con UNHCR - Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati; Un Ponte Per... Costruiamo ponti non muri; Terra! onlus; e AIDOS - Associazione Italiana Donne per lo Sviluppo - onlus.
Anche quest’anno torna il Mini Dada: il palco a ingresso gratuito su cui saliranno band emergenti della scena indipendente locale con concerti pensati dai circoli Arci Trenta Formiche e Poppyficio; e gli after party con le crew più di tendenza (tra i tanti: Borghetta, Scomodo, Italian Stail, Toretta). L’area free si caratterizza con presidi di street food di qualità, degustazioni e una trattoria di pesce e cucina vegetariana dove gustare alcuni piatti tipici della cucina tradizionale italiana.