Ricerca Demopolis - 'Generazione paracadute', il ruolo degli over 65 nelle dinamiche familiari
La fotografia della quotidianità delle famiglie italiane come emerge da una ricerca dell’Istituto Demopolis promossa da IAL Nazionale, Caf e FNP Cisl.
È l’insufficienza del reddito, per il 54% degli italiani, la principale difficoltà che emerge nel vissuto familiare. Per quasi un cittadino su due pesa anche la complessa conciliazione dei tempi di lavoro con quelli della famiglia: è un dato che cresce soprattutto tra le donne, che continuano a svolgere, più dei partner, ruoli multipli e sovrapposti. Circa 4 intervistati su 10 segnalano anche una certa difficoltà nel far fronte alla gestione dei genitori anziani e dei figli più piccoli. È questa la fotografia della quotidianità delle famiglie italiane che emerge da una ricerca dell’Istituto Demopolis promossa da IAL Nazionale, Caf e FNP Cisl.
Con la riduzione delle nascite, il nucleo familiare si assottiglia progressivamente. “Oltre i due terzi dei cittadini - afferma il direttore di Demopolis Pietro Vento - appaiono convinti che la condizione di maternità sia limitata oggi dall’assenza di un lavoro stabile e dalle risorse economiche insufficienti di ampia parte delle giovani coppie. Il 60% segnala la difficile compatibilità della maternità con il lavoro femminile: un dato che, secondo gli italiani, è aggravato dalla mancanza di asili nido e di adeguati servizi pubblici per l’infanzia”. “La crisi economica che negli ultimi anni ha investito il tessuto sociale del Paese – sostiene l’amministratore unico di IAL Nazionale Graziano Trerè – ha inciso sul tenore di vita delle famiglie, che hanno potuto contare sulla mutualità inter-generazionale come valore centrale per affrontare le difficoltà quotidiane”.
A garantire gli equilibri, in una famiglia sempre più “stretta e lunga”, sono spesso i nonni: una generazione “paracadute”, oggi imprescindibile nel supporto alle generazioni più giovani. 7 su 10 contribuiscono con risorse economiche alle esigenze di figli e nipoti; una percentuale di poco inferiore mette a loro disposizione il proprio tempo quotidiano. Sono gli over 65: oggi poco più di un quinto della popolazione; nel 2050, con le attuali tendenze demografiche, rappresenteranno oltre il 35% degli italiani, in un Paese nel quale l’età media supererà i 50 anni. L’indagine dell’Istituto Demopolis, voluta da IAL Nazionale, Caf e Federazione Nazionale Pensionati della Cisl, ne racconta vissuti, attese, bisogni e ragioni di soddisfazione, in un contesto nel quale il welfare pubblico risponde sempre meno alle esigenze delle famiglie.
Il principale centro di soddisfazione della vita di chi ha superato i 65 anni è proprio la famiglia, indicata da quasi 8 intervistati su 10. E la loro principale preoccupazione è il futuro di figli e nipoti. Rivelano indici di soddisfazione elevati per numerose variabili personali ed operative dell’esistenza: dai rapporti con gli amici (71%) alla qualità del tempo libero (67%). Appaiono piuttosto critici nella valutazione della qualità dei servizi pubblici. Demopolis ha rilevato anche le richieste di chi ha più di 65 anni per una migliore qualità della vita. “L’86% vorrebbe poter contare su servizi di cura e per la salute più efficienti – spiega il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento – oltre i due terzi degli intervistati chiedono città più vivibili in termini di sicurezza, ma anche di efficienza nei sistemi di mobilità e di trasporto. Il 51%, infine, dopo gli anni della crisi, si preoccupa soprattutto della tutela di pensioni e risparmi”.
Nota informativa – La ricerca è stato condotta dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, per IAL nazionale, Caf e Fnp CISL, su un campione di 2.400 intervistati rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne. Coordinamento di Pietro Vento con la collaborazione di Maria Sabrina Titone e Giusy Montalbano. Metodologia ed approfondimenti su www.demopolis.it