L'edicola spazzata via, il tu-per-tu con Conte e il crowdfunding: Venezia riavrà il chiosco Walter
L'iniziativa di un amico di Walter sta per concludersi. Raccolti quasi 25mila euro per il restauro dello storico chiosco in Fondamenta delle Zattere, a Venezia. L'edicolante, che ha messo a rischio la propria vita per salvare il salvabile, nulla ha potuto contro l'Acqua Alta che ha raggiunto il picco di 187 centimetri
Di venticinque anni di lavoro resta una minuscola striscia di platea a ricordare l'edicola di Walter Mutti. Nella notte tra il 12 e il 13 novembre, in una notte da incubo con mareggiata e venti a 100 km/h, l'acqua ha spazzato via il chiosco e l'edicolante ha messo a rischio la propria vita per salvare il salvabile: "Ho avuto paura di morire". Se un turista, appena arrivato a Venezia, passasse in Fondamenta delle Zattere non si accorgerebbe della mancanza dello storico punto di riferimento per i veneziani. Eppure, quel vuoto è incolmabile. La disperazione della famiglia che da 25 anni gestisce l'attività è stata raccolta e trasformata in un appello di crowdfunding. Il giorno dopo l'alluvione, l'obiettivo di 25mila euro è quasi raggiunto.
La gara di solidarietà permetterà di ricostruire l'edicola Walter e lenire le ferite. L'iniziativa promossa sulla piattaforma Gofundme è nata da un amico di Walter, Carlo Gardan, che si professa "forte sostenitore delle edicole, che per anni sono state importanti per la comunità, ormai minacciate dalla crisi e dal mondo digitale". In poche ore sono giunte moltissime donazioni, da 5 a 20 euro ciascuna, da singoli anonimi o da persone che hanno voluto anche lasciare messaggi d'incoraggiamento e speranza all'edicolante veneziano. "La nostra famiglia ama Venezia. Forza Walter riapri presto", scrive Luca Schenardi. "Da piccolo andavo spesso a prendere le figurine li... È rimasta nel cuore", fa eco Nicola Chiarato. A Sarà Pellicanò, che con un'offerta più sostanziosa commenta: "Per Francesca, che delle notizie aveva fatto il suo mestiere e di Venezia casa sua".
A dare man forte a Mutti, e ai lavoratori veneti, anche il premier Giuseppe Conte: "Il governo è solidale e presente, nessuno resterà da solo", ha scritto il primo ministro su Twitter con la foto che lo ritrae con Mutti: "Ha perso la sua edicola, sommersa dall'impeto delle acque. Stamane l'ho incontrato in Prefettura a Venezia: ho ascoltato le sue parole di dolore, uguali a tante altre che mi giungono dai cittadini veneziani".
È incredibile tutto questo sono commosso questo incontro mi darà la forza per andar avanti grazie di ❤️ https://t.co/VdxJjV2r19
— walteredicola (@walteredicola) 14 novembre 2019