Basta testi, su Facebook solo video
di Celia Guimaraes
Sulle timeline c'è sempre meno testo scritto e tra cinque anni probabilmente su Facebook ci saranno soltanto video. La previsione, fatta da uno dei vicepresidenti del social network, Nicola Mendelsohn, durante un evento a Londra, è una di quelle scommesse che piacciono a quelli che amano vincere senza fatica. Perché sul fronte video online i numeri sono da boom.
Nel 2015 le visualizzazioni quotidiane dei video sulla piattaforma (che ha un miliardo e 650 milioni di utenti) sono passate da 1 a 8 miliardi, grazie anche al lancio della nuova funzionalità delle dirette in streaming di Facebook Live, inaugurate dallo stesso Mark Zuckerberg, che ne ha fatto ricorso anche per parlare con gli astronauti a bordo della Stazione spaziale.
I video 'fantasma'
Il ‘video-trend’ investe anche rivali come Snapchat che, nata per contenuti (foto e chat) che scompaiono dopo qualche ora, adesso punta sempre più sulle clip. Il social che più piace ai teenager infatti le ha raddoppiate in un anno, raggiungendo la quota di 10 miliardi al giorno, come ha spiegato Bloomberg, e la maggior parte degli utenti di Snapchat usa l'applicazione per fare video e condividerli.
Tanti video, siamo italiani
I dati sul comportamento degli utenti internet italiani confermano questa tendenza. I video si stanno affermando come formato privilegiato di consumo dei contenuti media, secondo una ricerca Doxa. L'80% degli utenti Internet guarda video brevi online, soprattutto attraverso YouTube (74% degli utenti internet) e Facebook (50%) ma anche da siti e app dei quotidiani (14%). La presenza dei video, inoltre, aumenta il tempo speso online: in particolare, grazie ai video un italiano su tre passa più tempo sui siti dei quotidiani e su Facebook.
La pubblicità ci guarda
Connessioni più veloci e smartphone trainano la visualizzazione dei video e il mercato pubblicitario guarda con molta attenzione questo fenomeno. Secondo l’Osservatorio media e internet del Politecnico di Milano, il video advertising crescerà del 34% nel 2016 per un valore di 490 milioni di euro, dopo aver ottenuto già nel 2015 una crescita del 25% e un valore assoluto di 364 milioni di euro.