Europa verso il voto

Polonia: Il muro dell'odio


La Polonia che si avvia al voto del 26 maggio è un paese diviso tra due culture politiche inconciliabili.
Nel gennaio 2019 l’assassinio del sindaco di Danzica Pawel Adamowicz, per mano di un folle appena uscito di prigione, ha acuito ulteriormente quella che sembra una spaccatura netta tra il PIS, partito al governo, guidato dal sovranista Jarosław Kaczyński e l’opposizione liberale ed europeista che si è ricostituita intorno a personaggi come Lech Walesa o Donald Tusk.

A dividere i due fronti anche il tema dello straniero, del diverso, del migrante.