Più di duecento opere dall'Italia e dall'estero per il premio Melchionna

Al Vigilianum di Trento i vincitori della settima edizione del riconoscimento in ricordo di "Pino", fondatore della cooperativa "La ruota"

Più di duecento opere dall'Italia e dall'estero per il premio Melchionna
Associazione Prodigio
I finalisti del concorso

C’erano più di 100 persone sabato 20 maggio al Polo Vigilianum di Trento per la premiazione della settima edizione del Premio Melchionna, il concorso letterario e fotografico voluto dall’associazione Prodigio in memoria del suo fondatore. 

L'esempio di Giuseppe Melchionna

Rimasto tetraplegico nel 1979, appena diplomato, a causa di un incidente stradale, Giuseppe Melchionna, conosciuto nel quartiere della Clarina come “Pino”, si è speso tutta la vita per scardinare le barriere architettoniche e culturali sulla disabilità in Trentino. Fondatore della cooperativa La Ruota per il trasporto delle persone con difficoltà motorie, fu promotore dello sviluppo dell’edilizia abitativa domotica, attivista nelle scuole per la prevenzione dei rischi alcol-correlati e nel 1999 fondò la rivista bimestrale pro.di.gio., acronimo di Progetto di Giornale, per dare voce a chi non ne aveva. 

Il concorso 

Dal 2016 – anno della sua scomparsa, ad oggi – hanno partecipato al concorso letterario e fotografico in sua memoria oltre mille persone e numerosi gruppi classe provenienti da tutta Italia e anche dall’estero. Solo quest’anno sono arrivati 233 racconti, poesie e fotografie di autori e autrici provenienti dalla zona del Triveneto, ma anche dalle altre regioni italiane e addirittura dalla Germania e dal Canada

I vincitori dell'edizione 2023

Ad aggiudicarsi il primo premio della sezione “poesia” con l’opera “I spins tourna a florì” (Le spine tornano a fiorire) in vernacolo ladino-fodom è stata Antonietta Crepaz di Livinallongo del Col di Lana, in provincia di Belluno. Primo premio nell’ambito racconto a Stefano Ricci, di Trento con le sue “Nozze d’oro”, la storia di un matrimonio che resiste al tempo e alla malattia. Nella categoria fotografia premiato Florindo Rilli di Pesaro Urbino con la sua “Armonia”. 

Tra i giovanissimi premiati invece la classe 2E dell’Istituto comprensivo Isera-Rovereto con un racconto che parla di come il confronto intergenerazionale tra nonni e nipoti sia una preziosa lezione di vita. Nell’ambito delle scuole superiori le vincitrici sono state le future acconciatrici della 2E del CFP Opera Armida Barelli di Rovereto, che hanno spiegato come la pace tra Paesi non possa esistere se prima non impariamo a farla tra individui. Al dramma degli sfollati a causa dei conflitti guarda invece la vincitrice della categoria “Talento Under 18”, la vicentina Valeria Cusinato. Tantissime le opere che hanno concorso nell’ambito della sezione “Il tempo della pace”: la menzione speciale è andata alla poetessa italo-canadese Lilla Omobono, con i suoi versi sull’Ucraina.