Zermatt-Cervinia

Cipra Italia: "Ghiacciaio Teodulo scavato dalle ruspe per più di un mese"

L'accusa dell'organizzazione per la protezione delle Alpi contro i lavori per la Matterhorn Cervino Speed Opening

Cipra Italia: "Ghiacciaio Teodulo scavato dalle ruspe per più di un mese"
Tgr
La pista della Coppa del Mondo Zermatt-Cervinia

"Il Teodulo: un ghiacciaio già in sofferenza scavato e manipolato dalle ruspe per più di un mese, pur di avere tutto pronto per lo scintillante spettacolo della Coppa del Mondo di sci alpino 2023-2024 che inizierà l’11 novembre. Questo è il prezzo che deve pagare l’alta montagna per qualche scampolo di gara nell’era del riscaldamento climatico.” È questa l’accusa che lancia Cipra Italia, l'organizzazione non governativa che si impegna per la protezione e lo sviluppo sostenibile delle Alpi dal 1952. Il riferimento è ai lavori che sono stati portati avanti sulla pista Gran Becca per la Matterhorn Cervino Speed Opening di Zermatt-Cervinia.

“Per almeno un mese – aggiunge l’organizzazione presieduta da Vanda Bonardo – le ruspe hanno scavato, movimentando e deformando il ghiacciaio pur di raggiungere lo scopo degli organizzatori. Forse anche facendo uso di esplosivo si sono fatti strada, eliminando così qualsiasi ostacolo si frapponesse, anche il fastidio di qualche lembo di roccia che affiorava dal ghiaccio. L'importante è che tutto sia pronto per l'11 novembre, con superfici di gara livellate come piani di un biliardo, poiché questo vuole oggi la competizione nel mondo dello sci, in barba alle morfologie della natura”.

Bonardo si chiede poi: “Chissà se negli atleti che sottoscrissero lo scorso anno la lettera alla Fis per richiamare l'attenzione sui cambiamenti climatici s'insinua il dubbio sul buon senso di quest'operazione?”. “Questo grande luna park di alta quota – conclude Bonardo – riporta alla mente il gran ballo del Titanic, e non è retorica”.