Un pullman per 52 profughi

I meranesi Pierotti e Daziale hanno organizzato un pullman per prelevare un gruppo di profughi alla frontiera tra Slovacchia e Ucraina e portarli a Bolzano

Con il denaro raccolto attraverso conoscenti, Ivan Pierotti, presidente del Medical Center di Merano, e l'imprenditore meranese Riccardo Daziale hanno allestito un pullman che è partito verso la frontiera tra Slovacchia e Ucraina, dove si accumulano profughi in fuga dalla guerra. 
Sul posto hanno trovato una situazione difficile, con molte persone disperate. Chi vuole venire in Italia spera di raggiungere parenti o conoscenti, ma c'è anche chi non vuole partire, speranzoso di poter tornare presto a casa o spaventato dall'idea di essere portato in una terra straniera da persone sconosciute.
Il viaggio di ritorno è stato lungo e complesso, sia per il carico di persone già provate dalla difficile situazione, sia per i complicati controlli alla frontiera germanica. Ma alla fine i 52 profughi sono arrivati alla Fiera di Bolzano, dove hanno trovato una prima assistenza e in alcuni casi gli è stato indicato subito un alloggio. L'esortazione è che chi ne ha la possibilità metta a disposizione un tetto.
Abbiamo un problema che probabilmente non se ne andrà presto, dice Pierotti, intervistato nel servizio, e ora dobbiamo pensare a come affrontarlo.