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L'invasione dell'Ucraina

Russia, circa 6 mila persone arrestate nelle proteste contro la guerra

Russia, circa 6 mila persone arrestate nelle proteste contro la guerra (ApPhoto)
Cresce il dissenso contro Putin anche nel mondo intellettuale

Le autorità russe hanno arrestato in tutto 5.794 persone per aver partecipato a manifestazioni di protesta contro la guerra in Ucraina. Lo riferisce il sito OVD-Info, che si occupa di diritti umani.

Oggi alle 21 ora italiana, scrive il sito, citato dalla Cnn, 2.650 persone erano state arrestate per aver protestato in 51 città, e 1.225 nella sola Mosca.

Intanto, l'agenzia stampa russa Ria Novosti riferisce che a Minsk Ufficiali Omon, le forze speciali della sicurezza bielorussa, in assetto antisommossa con elmetti e manganelli, hanno fermato giovani che tentavano di manifestare contro l’attacco all’Ucraina. 

Dissenso contro Putin anche sui social

Il dissenso nei confronti del presidente Putin cresce anche sui social. Dagli accademici ai giovani, passando per star della Tv e rappresentanti dell'elite intellettuale. "Shock" e "vergogna" sono le due parole che più di tutte si sentono e leggono sui canali social tra i russi, dopo l'inizio dell'attacco delle truppe di Mosca all'Ucraina. La guerra nel Paese considerato fratello ha travolto la società russa, soprattutto nelle grandi città, scatenando non solo le proteste di piazza di venerdì, ma anche la reazione di dissenso di figure interne al sistema. Il conduttore della Tv pubblica Ivan Urgant, famoso tra l'altro per i suoi show canori di Capodanno tutti in italiano, ha scritto un semplice "No alla guerra" su Instagram, postando un quadrato nero in segno di lutto. Il giorno dopo, il suo programma è stato sospeso.

Ivan Urgant