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La Russia riorganizza le proprie truppe

Aleksander Dvornikov: chi è il nuovo comandante sul campo chiamato da Putin in Ucraina

Aleksander Dvornikov: chi è il nuovo comandante sul campo chiamato da Putin in Ucraina wikimedia.org
L'intelligence militare britannica sostiene che le operazioni militari russe “continuano a concentrarsi sulla regione del Donbass, a Mariupol e a Mykolaiv"

La Russia avrebbe riorganizzato il comando delle sue operazioni in Ucraina, mettendo alla guida dell'attacco il generale Alexander Dvornikov. Lo ha riferito una fonte alla Bbc.  

"Ci aspettiamo che il comando e il controllo complessivo delle operazioni migliorino", ha affermato la fonte. La riorganizzazione è stata fatta nel tentativo di migliorare il coordinamento tra le varie unità, poiché i gruppi russi erano stati precedentemente organizzati e comandati separatamente, ha affermato il funzionario alla BBC.

Una tesi sposata da Serghej Markov, ex consigliere dello Zar, che in un’intervista a Repubblica  ha spiegato che “ la Russia si attendeva un’accoglienza diversa dagli ucraini e credeva che i militari di Kiev avrebbero disertato presto”

Alla BBC la fonte ha anche detto che: “A meno che la Russia non sia in grado di cambiare tattica, è molto difficile vedere come si riescano a raggiungere anche questi obiettivi limitati che si sono ripristinati”. Infatti l’intelligence militare britannica sostiene che le operazioni militari russe, in Ucraina, “continuano a concentrarsi sulla regione del Donbass, a Mariupol e a Mykolaiv, supportate dai continui lanci di missili da crociera da parte delle forze navali” e si prevede che l’attività aerea russa aumenterà nel Sud e nell’Est del Paese a sostegno di questa attività”. I servizi segreti dicono anche che i militari russi continuano a colpire i civili ucraini. Mentre le forze armate ucraine hanno impedito ai russi di creare un corridoio tra Mariupol e la Crimea.

 

Chi è Alexander Dvornikov

Sessant'anni, alla guida del Distretto militare del Sud, è stato a capo delle forze russe in Siria, dove il Cremlino ha usato bombe a grappolo e missili termobarici. Una nomina che non fa sperare in un'attenuazione del conflitti. Il generale ha guidato il raggruppamento delle forze armate russe in Siria da settembre 2015 a giugno 2016. Durante il suo comando, l'aviazione russa ha portato a termine più di 9.000 missioni. E con lui al comando i militari sono entrati in circa 400 insediamenti, tra cui Palmira. Ed è stato messo a capo dell’Operazione Speciale anche in vista del  9 maggio, ovvero il giorno che in Russia è festa nazionale e che potrebbe essere quello giusto per annunciare la vittoria.

Dalla sua professoressa di Storia della Scuola Militare Ussuri Suvorov viene descritto così: "Ha studiato il triplo degli altri, è stato membro della squadra della scuola di tiro, è stato un ottimo nuotatore e sciatore e ha sempre difeso i suoi amici".

Parlando di un allargamento della Nato in Ucraina, nel 2016, il generale Dvornikov diceva: "Abbiamo una nostra presenza al di fuori della Federazione Russa, alla quale attribuiamo un ruolo molto importante per la stabilità nella direzione strategica sudoccidentale - intendo le basi militari situate in Armenia, Abkhazia e Ossezia meridionale. Naturalmente, sono anche costantemente pronte al combattimento, in grado di svolgere la loro missione in qualsiasi momento".

E sulla strategia da adottare ha detto: "È importante sapere non solo in teoria come e cosa si sta facendo, ma anche avere abilità pratiche nell'uso di armi di nuova generazione tra cui, ad esempio, i missili da crociera a lungo raggio Kalibir, che possono essere sparati da fregate e da sottomarini contro bersagli terrestri e marittimi".

Il generale ha un’ampia conoscenza degli armamenti in possesso dell’esercito russo tanto che in più di un’occasione ne ha parlato diffusamente: “I sistemi missilistici antiaerei S-400 Triumph e i sistemi missilistici e cannoni antiaerei Pantsir-S sono in servizio di difesa. Inoltre, l'arrivo di nuovi sottomarini e navi nella flotta del Mar Nero e nella flottiglia del Caspio ci ha permesso di aumentare significativamente l'intensità dell'addestramento al combattimento del personale".

Insomma un cambio al comando che apre ad una nuova fase dei combattimenti, almeno fino al 9 maggio.