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Vaiolo delle scimmie: tre casi allo Spallanzani di Roma

Vaiolo delle scimmie: tre casi allo Spallanzani di Roma Rainews
Nessun allarme per il direttore sanitario, Francesco Vaia, in conferenza stampa: "Con il virus isolato possiamo fare ulteriori indagini.

L’Iss ha costituito una task force composta da esperti del settore ed ha contattato le reti sentinella dei centri per le infezioni sessualmente trasmesse al fine di monitorare continuamente la situazione nazionale”, ha fatto sapere l’Istituto Superiore di Sanità in una nota. 

E proprio in relazione ai casi di vaiolo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) fa sapere che “continua a monitorare da vicino la situazione in rapida evoluzione”. 

Al momento, l’Oms “non raccomanda alcuna restrizione per i viaggi egli scambi commerciali con il Regno Unito sulla base delle informazioni disponibili in questo momento”.

Il virus è più comune nell’Africa Centrale e Occidentale, dove la trasmissione avviene generalmente dal contatto diretto con animali infetti.

Il virus può diffondersi anche attraverso il contatto diretto con lesioni infettive della pelle, o dalla tosse e dagli starnuti di qualcuno che presenta un’eruzione cutanea da vaiolo delle scimmie. 

Fino a un caso su 10 è fatale, ma il ceppo che si sta diffondendo a livello globale è più mite e si pensa che abbia un tasso di mortalità di circa uno su 100, simile a quello di Covid-19 all’inizio della pandemia. 

Un’attenzione particolare al Regno Unito, in questo momento, è rivolta dalle autorità sanitarie americane, preoccupate dai viaggi frequenti fra i due Paesi.

Le persone infette dal virus mostrano sintomi entro cinque e 21 giorni. Chi lo contrae può soffrire di febbre, mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena, linfonodi ingrossati, brividi e stanchezza. 

I sintomi più insoliti includono un’eruzione cutanea che spesso inizia sul viso prima di diffondersi ad altre aree del corpo.

Le infezioni sono normalmente lievi, con la maggior parte dei pazienti che guarisce entro poche settimane, ma in alcuni casi può diventare mortale con un ceppo che uccide fino al 10 per cento delle persone che infetta.

Non esiste un trattamento specifico, ma il vaccino contro il vaiolo fornisce una certa protezione. 

Un vaccino, Jynneos, è stato autorizzato per prevenire le infezioni da vaiolo delle scimmie negli Stati Uniti. Il vaccino ha dimostrato di essere efficace per circa l’85 per cento nel prevenire l’infezione da vaiolo delle scimmie.