Letteratura >

Morto lo scrittore Javier Marías

Morto lo scrittore Javier Marías Ansa
Nato a Madrid il 20 settembre 1951 era anche traduttore, giornalista e saggista

"E' un giorno triste per la letteratura spagnola", ha scritto su Twitter il premier spagnolo, Pedro Sanchez, "Javier Marias era uno dei grandi scrittori del nostro tempo". 

Il romanzo che lo ha forse reso uno degli scrittori più amati anche in Italia è “Domani nella battaglia pensa a me” pubblicato nel 1994: le prime 50 pagine sono forse tra le più belle pagine scritte della fine del 1900. Una scrittura complessa, ma densa e appassionante.  Il suo libro più recente è “Tomás Nevinson”, uscito quest’anno da Einaudi, il  “seguito” di Berta Isla, uscito in Italia nel 2017. Romanzi che scorrevano via veloci anche con trame senza grandi colpi di scena con quella magia che solo una “Grande penna” avrebbe potuto costruire.   

La trama del suo ultimo Tomás Nevinson, è guidata da un “dilemma morale”: è legittimo uccidere per “evitare un male peggiore”? Amava scavare infatti proprio nei dilemmi, quelli più umani.   

Figlio del filosofo spagnolo, Julián Marías, ha trascorso parte dell’infanzia negli Stati Uniti, dove il padre insegnava. Lo scrittore si era laureato in Letteratura inglese, e aveva lavorato come traduttore, collaborando con diverse testate. Tra il 1983 e il 1985 aveva insegnato Letteratura spagnola e teoria della traduzione in Gran Bretagna (alla Oxford University) e negli Stati Uniti.  

In uno dei suoi ultimi articoli condannava Vladimir Putin senza attenuanti e senza indulgenze, raccontando delle sue malefatte alla guida della Russia. 

In Italia i suoi libri sono pubblicati da Einaudi, tra questi: la trilogia “Il tuo volto domani”, “Gli innamoramenti”, “I territori del lupo” (romanzo d’esordio del 1971), “Il secolo” (uscito in Spagna nel 1983, tradotto nel 2013), “Mentre le donne dormono”, “Così ha inizio il male”, “Berta Isla” e infine “Tomàs Nevinson”.