Cronaca giudiziaria >
Decisione del Tribunale di Sorveglianza di Milano

Formigoni passa ai servizi sociali: insegnerà italiano alle suore straniere

Formigoni passa ai servizi sociali: insegnerà italiano alle suore straniere Getty
L'ex Presidente della Regione Lombardia ha ottenuto l'affidamento in prova ai servizi sociali. Per l'anno di pena che deve ancora scontare insegnerà alle suore del Piccolo Cottolengo di Don Orione

L'ex presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni ha ottenuto l'affidamento in prova ai servizi sociali: nel residuo pena che deve ancora scontare, poco più di un anno, potrà insegnare italiano alle suore straniere che assistono gli anziani disabili nella struttura del Piccolo Cottolengo Don Orione di Milano. 

Lo ha stabilito il tribunale di Sorveglianza di Milano. Formigoni, che oggi ha 75 anni, stava attualmente scontando in detenzione domiciliare, ottenuta nel luglio 2019, la condanna definitiva a 5 anni e 10 mesi per corruzione per la vicenda Maugeri-San Raffaele, dopo aver scontato nel carcere di Bollate i primi cinque mesi della condanna. 

Il 'fine pena' è fissato a marzo 2024, ma la data potrebbe cambiare nel caso in cui continui a beneficiare dello sconto per buona condotta.

Le motivazioni del Tribunale di Sorveglianza di Milano

Il "reinserimento sociale" di Roberto Formigoni deve "proseguire con la misura dell'affidamento in prova", ben più "idonea" tenuto conto "del buon percorso" di recupero da lui intrapreso fuori dal carcere, della "revisione critica", della "assenza di pericolosità sociale" e dei suoi "solidi riferimenti" anche "relazionali ed amicali". Sono queste le motivazioni con cui il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha deciso di concedere l'affidamento in prova ai servizi sociali all'ex presidente della Lombardia. 

I giudici ricordano anche che già in precedenza il Tribunale aveva apprezzato il "basso profilo" da lui tenuto con gli altri detenuti quando era in carcere. E il fatto che "sollecitato a comprendere e contestualizzare i fatti" aveva "riletto la sua vicenda comprendendone gli sbagli". E si era impegnato pure come "volontario" nella biblioteca di Bollate. Anche nell'ultima relazione del 25 agosto scorso veniva messo in luce il "quadro di assoluta adeguatezza" del suo percorso di reinserimento.