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Israele distrugge le fabbriche dei droni Shahed-136 che l'iran vende alla Russia

Israele distrugge le fabbriche dei droni Shahed-136 che l'iran vende alla Russia Telegram
Alcune fonti indicano nelle fabbriche attorno all'aeroporto di Dimas il vero obiettivo dei raid di venerdì e sabato

E' di almeno 3 militari governativi siriani feriti il bilancio di raid aerei israeliani compiuti contro obiettivi governativi e iraniani attorno alla capitale siriana Damasco.  Lo riferiscono media locali, mentre l'agenzia governativa siriana Sana riferisce dell'attivazione della contraerea siriana contro una "serie di missili nemici", sparati da jet militari israeliani provenienti dai "territori settentrionali della Palestina occupata". Secondo l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, i raid odierni hanno causato il ferimento di tre militari. Sono stati presi di mira l'aeroporto di Dimas, usato dagli Hezbollah filo-iraniani, e quello militare governativo di Kiswe, a sud della capitale. Si tratta del secondo raid aereo israeliano in tre giorni nella zona di Damasco, dopo che per settimane l'aviazione di Israele aveva diminuito la frequenza degli attacchi contro obiettivi militari governativi e iraniani nella Siria meridionale e centrale. Alcune fonti indicherebbero nelle fabbriche di droni Sahed-136 uno degli obiettivi dei raid. I droni che poi l'Iran vende alla Russia che poi li usa per bombardare l'Ucraina. L'Osservatorio siriano per i diritti umani ha riferito che nell'impianto si sarebbero assembrati i veicoli senza pilota le cui parti erano prodotte in Iran e poi spedite segretamente a Dimas, nel sud della Siria. Nella notte tra venerdì e sabato, gli aerei israeliani avrebbero bombardato questo obiettivo e disattivato il radar e la pista di atterraggio di cui era dotata la struttura.