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Al teatro Sistina il debutto nazionale

"Tutti gli adulti sono stati bambini ma pochi se ne ricordano". Piccolo Principe, magia senza età

"Tutti gli adulti sono stati bambini ma pochi se ne ricordano". Piccolo Principe, magia senza età Ufficio stampa
Dopo la Bibbia, questo capolavoro di Antoine de Saint Exupery è il libro più letto e tradotto al mondo ed ora è messo in scena, per la regia di Stefano Genovese, in un emozionantissimo combinato di racconto, musica, acrobazie e teatro performativo

A 80 anni dalla pubblicazione, a Roma il debutto nazionale per “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupéry: portata a teatro la storia più letta e amata di tutti i tempi. 

Lo spettacolo, prodotto da Razmataz Live e diretto da Stefano Genovese, si sposterà poi a Bologna, a Torino, a Firenze, e a Milano, per poi approdare in Francia il prossimo autunno e ad AmsterdamBerlinoDublinoLisbonaMadrid nel 2024.

 

 

Principe (Gabriele Tonti)

Era il 6 aprile 1943 quando, a New York, Reynal & Hitchcock pubblicarono per la prima volta “Il Piccolo Principe” nella sua versione inglese, il più celebre dei racconti dello scrittore e aviatore lionese Antoine de Saint-Exupéry (solo qualche giorno dopo sarebbe arrivata la versione francese e solo due anni dopo l'avrebbero letta anche in Francia). E ancora oggi le frasi dell'opera continuano ad essere citate e interpretate. 

"Gli uomini coltivano 5000 rose nello stesso giardino… e non trovano quello che cercano… e tuttavia quello che cercano potrebbe essere trovato in una sola rosa o in un po’ d’acqua" è solo una delle tante che apre al tema dell'amore e della dedizione, così come "È il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante". 

Rosa (Adele Tirante)

" ‘Il Piccolo Principe’ è la storia che tutti conoscono ma nessuno ricorda, quasi a provare che quanto dice il suo autore corrisponde a verità: gli adulti non pensano mai alle cose veramente importanti. E quali sono queste cose? Quelle che ci insegnano da piccoli e che dimentichiamo una volta diventati grandi. Spetta proprio al Piccolo Principe, eterno bambino, rinfrescarci la memoria", ha detto il regista alla stampa, quasi parafrasando la celebre “Tutti gli adulti sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano”.

La storia più letta e tradotta dopo la Bibbia (oltre 500 lingue e dialetti) ha venduto più di 200 milioni di copie in tutto il mondo (19 milioni solo in Italia) e negli anni è stata adattata e declinata in tantissime forme: fumetti, film, serie e balletti. La versione di Genovese è uno spettacolo mai visto prima. Un’esperienza che combina il racconto, la musica, il canto, il circo e il teatro performativo per dar vita a uno show dove si ride, si piange, ci si stupisce e vibra per le tante emozioni. La scenografia è pensata per meravigliare e coinvolgere, ma con elementi rassicuranti propri di una favola dolce, morbida, e coinvolgente. Ogni scena porta con sé stupore nella sua rappresentazione, ma anche rassicurazione per la fedeltà all'opera da cui è tratta. Ogni personaggio è un'esibizione, sempre diversa ma sempre capace di emozionare lo spettatore, adulto o bambino che sia.

Aviatore (Davide Paciolla) e Principe (Gabriele Tonti)

In equilibrio tra prosa, musical, nouveau cirque e installazione, ogni significante ha il giusto significato “Ciascuna scena non si ferma agli occhi o alle orecchie o all’olfatto – ha detto Stefano GenoveseQuelle sono solo porte sensoriali per arrivare alla destinazione finale: il cuore di ogni spettatore

D'altra parte le immagini, sosteneva lo stesso Antoine de Saint-Exupéry, aiutano a non dimenticare, a rendere reale ciò che, se fosse solo raccontato, non sarebbe creduto. 

 

Ogni personaggio è portatore di un messaggio, di uno spunto di riflessione e rappresenta alcune miserie dell'animo umano “È incredibile quanto sia attuale - ha dichiarato il regista - Il principe è l'unico bambino in un mondo di adulti, che sono tutti soli. Anche l'aviatore nel deserto. Anche la Rosa, il Lampionaio, la Volpe, l'uomo d'affari. E nessuno ha un nome, perché ognuno è identificato con la propria professione. Il principe, che è il bambino che vive in tutti noi, è l'unico che va a scandagliare dentro le persone per conoscerle”.

Non è un musical ma la musica ha un ruolo da protagonista: racconta sentimenti e scandisce il tempo del racconto, i brani sono famosissimi e sia italiani sia stranieri, tra questi: “Starman” di David Bowie, “La cura” di Franco Battiato, “The loneliest” dei Maneskin, “Habanera” dalla Carmen di Bizet, “Volare” di Domenico Modugno, “Azzurro” di Paolo Conte portata al successo da Adriano Celentano.

A testimoniare la popolarità del romanzo nella vita di ciascuno, ancora oggi, lo indicano anche i numeri delle candidature: appena uscito l'avviso dei casting dello spettacolo sono arrivati oltre 1650 curriculum, di cui 380 solo per il ruolo del protagonista. Il Piccolo Principe è interpretato da due bambini, nati rispettivamente nel 2015 e nel 2014, che si alternano nelle serate, e i personaggi sono rappresentati da attori, cantanti, ballerini e acrobati straordinari. 

Lo spettacolo è per adulti e bambini perché il libro stesso ha diversi livelli di lettura: può essere un racconto o un punto di vista sul mondo, un'avventura o un'amara riflessione sull'esistenza.