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Certificato europeo di filiazione

Riconoscimento dei figli di coppie gay in Ue, al Senato si profila lo scontro

Riconoscimento dei figli di coppie gay in Ue, al Senato si profila lo scontro (GettyImages)
"Una famiglia con due madri o due padri in tutti i Paesi Ue che già la riconoscono come tale non deve e non può smettere di esserlo quando varca un confine e arriva in un altro Paese", ha affermato la presidente delle Famiglie arcobaleno

Essere figlio con tutti i diritti conseguenti, in tutti gli Stati dell'Unione europea, senza distinzioni tra chi l'abbia concepito o chi siano i suoi genitori, omosessuali o adottivi non importa. E' l'obiettivo della proposta di regolamento europeo all'esame della commissione Politiche europee del Senato e che potrebbe diventare nuovo terreno di scontro tra maggioranza e opposizione.

La proposta della Commissione 

Tutto parte da una proposta di regolamento europeo presentata a dicembre dalla Commissione Ue, secondo la quale i bambini registrati come figli di una coppia in uno Stato membro devono dovrebbero essere riconosciuti come tali in qualsiasi altro Paese comunitario. “Una famiglia formata da due madri o da due padri in Francia, Spagna, Germania e in tutti i diciannove Paesi europei che già la riconoscono come tale, non deve e non può smettere di esserlo quando varca un confine e arriva in paesi come Ungheria, Bulgaria, Polonia, Romania o Italia che non hanno una legislazione a favore dell'omogenitorialità", ha affermato Alessia Crocini, presidente delle Famiglie Arcobaleno.  

La proposta di regolamento - che prevede la creazione di un certificato europeo di filiazione - dovrà essere valutata da tutti i parlamenti nazionali per poi essere adottata dal Consiglio Ue all'unanimità previa consultazione con l'Europarlamento. In Italia, è all'esame della commissione Politiche europee, che oggi si chiudono con la Garante per l'infanzia e l'adolescenza, Carla Garlatti. Poi la discussione e alla fine la commissione darà un parere sul testo, di cui terrà conto il Parlamento europeo nello step successivo. Se approvato, il regolamento diventerebbe vincolante per tutti nell'Unione. 

All'origine della proposta sulla filiazione, la constatazione che "i cittadini europei si trovano sempre più spesso in situazioni transfrontaliere - si legge nel testo - ad esempio quando hanno familiari in un altro Stato membro, viaggiano all'interno dell'Unione, si trasferiscono per lavoro o creare una famiglia".     

Cauto il centrodestra ma orientato a opporsi: se il regolamento passasse di fatto autorizzerebbe la maternità surrogata, oggi vietata in Italia. Favorevoli invece Pd, M5S e Avs.