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Guerra in Ucraina, giorno 711

Zelensky al Tg1: "Guerra può arrivare da voi". Ankara annuncia "imminente" visita di Putin

Bbc/Ebu
Sono almeno 28 i morti nel bombardamento della panetteria nel Luhansk. Il think thank statunitense "Isw": i droni ucraini sono la prima preoccupazione russa. Continua il no dei repubblicani americani a finanziare gli aiuti a Kiev

Intervista in esclusiva al presidente Zelensky: "Non possiamo permettere che la Russia avanzi"

Zelensky: “Se vince Trump, spero che la linea rimanga la stessa”

"Voglio credere e sperare che se ci saranno  cambiamenti negli Stati Uniti, la linea rimarrà la stessa". Intervistato dal Tg1, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky risponde così ad una domanda sulla possibilità che Donald Trump venga eletto presidente degli Stati Uniti. "Nel partito repubblicano ci sono voci radicali, ma anche tante persone che supportano l'Ucraina. E' il popolo degli Stati Uniti che decide, ma se intendono diminuire l'assistenza all'Ucraina allora ci sarà un nuovo assetto geopolitico. Putin sfonderà la nostra difesa, andrà avanti e non si fermerà così facilmente", avverte Zelensky. 

 

Zelensky: “Zaluzhny? Serve un reset, un ricambio di leadership non solo militare”

"E' una questione che riguarda le persone che devono guidare l'Ucraina. sicuramente un reset, un nuovo inizio è necessario", "ho in mente qualcosa di serio, che non riguarda una singola persona ma la direzione della leadership del paese". Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky risponde così ad una domanda del direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci a proposito delle notizie sui media di una possibile destituzione del comandante delle forze armate ucraine, generale Valery Zaluzhny.
"Quando parliamo di questo, intendo un ricambio di una serie di dirigenti dello stato, non solo in un singolo settore come quello militare. Sto riflettendo su questo ricambio, ma non si può dire ecco abbiamo sostituito una singola persona", ha detto Zelensky. "Se vogliamo vincere dobbiamo spingere tutti nella stessa direzione, convinti della vittoria, non possiamo essere scoraggiati, farci cadere le braccia, dobbiamo avere le energie giuste positive... per questo parlo di ripartenza, di ricambio, ho in mente qualcosa di serio, che non riguarda una singola persona ma la direzione della leadership del paese", ha spiegato.

 

Zelensky: sul terreno c'è stallo, servono mezzi tecnici moderni

"Per quanto riguarda la guerra sul terreno c'è uno stallo, è un dato di fatto", perché "ci sono stati ritardi negli equipaggiamenti e i ritardi significano errori".  Lo dice il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un'intervista esclusiva al Tg1. "Combattiamo contro terroristi che hanno uno dei più grandi eserciti del mondo, non bastano le munizioni ma servono mezzi tecnici moderni", aggiunge. "L'operazione marina - precisa - ha portato risultati positivi. La Russia ha perso molte navi e nel mar Nero siamo riusciti a costruire un corridoio per i cereali, perciò questa parte pragmatica dell'operazione con effetti sull'economia è stata condotta in maniera positiva".

 

Zelensky: Italia di Draghi e Meloni dalla nostra parte

"Ho un atteggiamento molto positivo nei confronti di Draghi e Meloni, non posso paragonarli, non sarebbe giusto". Lo dice il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un'intervista esclusiva al Tg1. "Con Mario - aggiunge - ci siamo conosciuti in un periodo molto complicato, il più complicato. Siamo riusciti a instaurare un contatto e ci ha aiutati molto per ottenere la candidatura per l'ingresso nella Ue. Lui è stato in Ucraina insieme ad altri leader europei, alcuni dei quali avevano dubbi e lui no. Ha influenzato quel risultato. Quando non era più premier ci siamo sentiti al telefono e continua a sostenere l'Ucraina in maniera positiva". E ancora: "Giorgia Meloni è una persona molto seria e molto forte. Sono molto contento che siamo riusciti a instaturare questo rapporto cordiale e costruttivo, lei ha influenzato un altro risultato per l'Ucraina, quello della decisione di aprire i negoziati con la Ue. Quindi l'Italia grazie ai suoi leader è stata dalla nostra parte".

 

Zelensky: 26% territorio è ancora sotto occupazione

"A distanza di due anni è importante che siamo riusciti a difendere il nostro Stato. Circa il 26% del territorio nazionale è ancora sotto l'occupazione ma vediamo che l'esercito russo non riesce ad avanzare in maniera significativa. Li abbiamo fermati". Lo dice il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un'intervista esclusiva al Tg1. "Oggi il Paese sa cos'è la guerra, purtroppo molte famiglie hanno perso cari, ci sono feriti e molti al fronte, ma non siamo soli, siamo riusciti a unire i leader mondiali", aggiunge. "I primi giorni - ricorda Zelensky - erano molto diversi, la gente era molto spaventata. All'inzio c'era tanto caos, un'invasione inaspettata, di notte, gli attacchi sulle città. La gente era scioccata", "adesso è diverso abbiamo cominciato a difendere la nostra terra e le famiglie. Non avevamo alternative".

 

Zelensky al Tg1: "La guerra può arrivare da voi e nessuno sarà pronto"

Zelensky al Tg1: “La guerra può arrivare da voi, nessuno sarà pronto”

"La guerra può arrivare da voi perché abbiamo a che fare con Putin. E quando arriverà nessuno sarà pronto, gli eserciti europei non sono pronti, sarà uno choc, dov'è la garanzia che la Nato reagirà prontamente? chi ne parla? nessuno". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervistato dal direttore del Tg1, Gian Marco Chiocci, rispondendo alla domanda su cosa si sente di dire a chi, in Italia e in altri paesi europei, dice di essere stanca di mandare armi all'Ucraina.

 

Ankara annuncia "imminente" visita di Vladimir Putin, senza specificare quando

Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ha confermato  l'imminente visita del presidente russo Vladimir Putin, senza specificare la data.
"La visita di Putin è prevista. Sarebbe dovuta avvenire prima. Questa visita ci darà l'opportunità di affrontare molte questioni", ha dichiarato il ministro alla televisione pubblica TRT Haber.
I media hanno ipotizzato la data del 12 febbraio, ma la presidenza turca, interrogata più volte dall'Afp, ha rifiutato di confermare o specificare quando il presidente Recep Tayyip Erdogan intenda ricevere il suo omologo russo.
La Turchia, che sarà il primo paese membro della Nato in cui Putin si recherà dall’inizio della guerra in Ucraina nel febbraio 2022, ha approvato il mese scorso, dopo venti mesi di suspense, l’ingresso della Svezia nell’Alleanza Atlantica.
"I nostri presidenti si incontrano regolarmente", ha ricordato Fidan. L'ultimo confronto ha avuto luogo nel settembre 2023 a Sochi, nella residenza di vacanza di Putin, ma da allora i due leader si sono parlati spesso al telefono.
Dall’inizio della guerra, Erdogan è riuscito a gestire le sue relazioni sia con l’Ucraina che con la Russia.
La Turchia aiuta in particolare Mosca ad eludere le sanzioni occidentali, alle quali non ha aderito, continuando il suo commercio con la Russia.
"Molte questioni saranno sul tavolo", ha detto Fidan, che ha citato in particolare l'energia, la situazione nel territorio palestinese di Gaza, il "corridoio del grano" nel Mar Nero, che ha consentito l'esportazione sicura di prodotti agricoli ucraini e che Mosca finì dopo un anno, nell’estate del 2023.

Olimpiadi di Parigi: l'Ucraina pubblica un elenco degli atleti russi e bielorussi favorevoli alla guerra

Fra i criteri indicati dal Cio per ammettere gli atleti russi e bielorussi ai Giochi di Parigi sotto lo status di neutrali c'è anche la loro posizione sulla guerra: per chi ha sostenuto attivamente l'invasione dell'Ucraina, niente Olimpiadi. E proprio in quest'ottica, il ministero ucraino dello Sport ha pubblicato sul proprio sito un lungo elenco di russi e bielorussi, fra dirigenti e atleti, che si sono schierati a favore. L'elenco comprende 52 sport, non tutti olimpici, con una mini-scheda per ciascun nome, fra i quali figurano anche atleti non più in attività come la stella del pattinaggio Evgeniy Plushenko o l'ex regina dell'asta Elena Isinbaeva.

 

Zelensky visita un villaggio sulla linea del fronte e premia i soldati

Governatore: ancora un attacco ucraino nella regione di Belgorod

L'Ucraina ha attaccato due volte l'Oblast di Belgorod in Russia il 4 febbraio, ha affermato il governatore Vyacheslav Gladkov. Secondo Gladkov, i presunti attacchi hanno danneggiato il tetto di un edificio e una condotta del gas nel villaggio di Demidovka, che si trova al confine con l'oblast di Sumy orientale dell'Ucraina.

Gladkov ha anche affermato che l'Ucraina ha attaccato un altro villaggio della regione, Stary Khutor, anch'esso vicino al confine ucraino. Non sono state segnalate vittime. Le autorità ucraine non hanno commentato le affermazioni di Gladkov.

Usa: non interferiremo su eventuale rimozione del capo dell'esercito

"Le decisioni relative al personale delle forze armate ucraine sono di competenza del governo ucraino. Questo non è qualcosa su cui il governo americano deve interferire, in un modo o nell'altro". Lo ha dichiarato il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, commentando alla Cbs le voci secondo cui gli Usa sono stati avvertiti dal leader di Kiev Volodymyr Zelensky della decisione di licenziare il celebre capo delle forze armate Valeri Zaluzhny.
"Naturalmente, è diritto sovrano dell'Ucraina e diritto del suo presidente prendere le proprie decisioni in materia", ha sottolineato, "siamo stati chiari, semplicemente non ci faremo coinvolgere in quella particolare decisione. Lo abbiamo fatto presente direttamente agli ucraini".

 

Zelensky nomina l'ex sindaco di Melitopol a capo dell'oblast di Zaporizhzhia

Il presidente ucraino Zelensky ha firmato oggi il decreto di nomina dell'ex sindaco di Melitopol, Ivan  Fedorov, come nuovo capo dell'amministrazione militare dell'oblast di Zaporizhzhia. Fedorov è stato uno dei primi simboli di resistenza all'invasione russa. Il decreto di nomina è stato postato sul sito della presidenza ucraina, mentre Zelensky si trova in visita nell'oblast orientale di Dnipropetrovsk, dopo essersi recato oggi sulla linea del fronte a Robtyne, nell'oblast di Zaporizhzhia.

L'intelligence militare britannica: "Ancora membri del gruppo Wagner in Bielorussia, sono meno di mille"

Meno di mille combattenti del gruppo Wagner sono ancora distaccati in Bielorussia, una presenza che fa il gioco del Cremlino a scapito dell'Ucraina: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento di intelligence. Nel giugno dell'anno scorso, quando la Wagner è arrivata in Bielorussia, nel Paese c'erano 8.000 mercenari, si legge nel rapporto pubblicato su X. Quelli che restano, osservano ancora gli esperti di Londra, continuano ad addestrare l'esercito bielorusso ed è improbabile che il presidente Lukashenko li utilizzi al di fuori delle loro competenze. Molto probabilmente, prosegue l'intelligence britannica, i mercenari partecipano all'addestramento delle truppe del Ministero degli Interni e non sono coinvolti nella sicurezza interna o delle frontiere in Bielorussia.

“La continua presenza dei mercenari di Wagner in Bielorussia quasi certamente avvantaggia anche gli sforzi militari della Russia, costringendo l'Ucraina a mantenere posizioni difensive e personale lungo il confine settentrionale con la Bielorussia per proteggersi da potenziali future incursioni” conclude il rapporto.

Zelensky visita il villaggio riconquistato di Robotyne, nel sud

Il presidente ucraino ha detto di aver visitato le truppe nel villaggio sul fronte meridionale di Robotyne, nella regione di Zaporizhzhia, che Kiev ha riconquistato dalle forze russe la scorsa estate, alimentando le speranze - poi svanite - di una svolta nella guerra. La zona resta sotto il continuo bombardamento di Mosca. “Regione di Zaporizhzhia. Robotyne. La posizione della 65ª Brigata meccanizzata. Ho parlato con i difensori, li ho ringraziati e ho consegnato i premi statali” scrive Zelensky sui social media. “È un onore essere qui oggi”.

Stasera, al Tg1 delle 20, intervista del direttore Chiocci a Zelensky, a due anni dallo scoppio della guerra

Un'intervista al presidente ucraino Volodymyr Zelensky dal direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci andrà in onda stasera dopo il Tg1 delle 20, a due anni dall'inizio del conflitto. Al centro dell'intervista - riferisce il Tg1 - “il bilancio della guerra, le difficoltà, gli errori, i cambiamenti al vertice in arrivo” nonché un appello di Zelensky “agli italiani e all'Europa: Sosteneteci perchè Putin potrebbe arrivare anche da voi”.

Lysychansk, si scava ancora tra le macerie, alla ricerca di eventuali altre vittime. Bilancio a 28 morti

Il bilancio delle vittime del raid aereo di ieri, imputato all'Ucraina, ad un panificio nella città occupata dai russi di Lysychansk, nell'est del Paese, è salito a 28 morti, tra cui un bambino. Lo hanno annunciato i servizi di emergenza russi, che hanno riferito che le operazioni di ricerca continuano, dopo aver lavorato tutta la notte per provare a recuperare le vittime sotto le macerie.

“Circa il 65% della struttura distrutta è stata smantellata. Sfortunatamente, 28 persone, incluso un bambino, sono morte” ha informato oggi via Telegram il Ministero russo per le situazioni di emergenza. Secondo la stessa fonte, finora i soccorritori hanno tratto in salvo 10 persone. Su Telegram, Leonid Pasechnik, il governatore di Lugansk installato dalla Russia, ha annunciato per oggi una giornata di lutto in questo territorio occupato. Il giorno prima aveva accusato le forze di Kiev di aver preso di mira un panificio molto frequentato.

Volodymyr Zelensky

Il ministro degli Esteri maltese ha incontrato il presidente Zelensky a Kiev

Il ministro degli Esteri maltese, Ian Borg, ha incontrato il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, a Kiev durante la sua prima visita ufficiale a nome dell'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, che Malta attualmente presiede. Borg ha anche visitato i villaggi ucraini di Borodyanka, Bucha e Gostomel, che sono stati martoriati dalla guerra in seguito all'invasione russa. Ha inoltre incontrato l'omologo ucraino Dmytro Kuleba, per discutere più in dettaglio le priorità ucraine per l'Osce. A Borg è stato inoltre presentato il lavoro svolto dai funzionari dell'Osce in Ucraina.
"Questa prima visita sottolinea il deciso impegno dell'Osce e anche a nome di Malta, che la causa ucraina rimanga una priorità nell'agenda internazionale", ha affermato Borg. 

 

Esercito Kiev, 'la situazione operativa resta tesa'

Mentre la presidenza ucraina mantiene il silenzio sul futuro del comandante in capo delle Forze armate Valery Zaluzhny, il comandante delle forze di terra e possibile suo successore, Oleksandr Syrsky, sottolinea che "la situazione operativa resta tesa" sul campo di battaglia e "pesanti combattimenti si svolgono su tutte le zone del fronte".
L'alto ufficiale non fa alcun riferimento alle notizie secondo cui il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si prepara ad annunciare le dimissioni di Zaluzhnyi a causa di disaccordi sul da farsi per vincere la guerra dopo il fallimento della controffensiva. Tuttavia, in un messaggio pubblicato ieri sul suo account Telegram dopo una visita delle truppe vicino alla città di Kupiansk nella regione di Kharkiv (est), Syrsky conferma inoltre la superiorità numerica delle forze russe, sottolineando che "il nemico continua a condurre assalti ad alta intensità e porta costantemente nuove riserve".
La riluttanza di Zelensky a sostenere la richiesta di Zaluzhny di mobilitare fino a mezzo milione di persone, avanzata lo scorso dicembre, viene vista come una delle ragioni principali dell'aumento delle tensioni tra i due.
In attesa di un annuncio da parte della presidenza, Syrsky scrive: "Per risolvere questioni problematiche di fondamentale importanza per la stabilità della difesa, sono state impartite le istruzioni necessarie ed è stata effettuata la ridistribuzione delle forze e delle risorse". E le "priorità principali - conclude -. rimangono l'efficace conduzione dell'intelligence, l'uso coordinato di tutti i mezzi di protezione antincendio, la protezione delle nostre unità attraverso la guerra radio elettronica e la conservazione della vita dei nostri militari". 

 

Mosca, salgono a 28 i morti nel raid ucraino nel Lugansk

E' salito ad almeno 28 vittime il bilancio del bombardamento missilistico ucraino di ieri su una panetteria a Lisichansk, nella regione separatista filorussa di Lugansk, nell'Ucraina orientale: lo ha reso noto all'agenzia di stampa Tass il ministero russo delle Emergenze.
"Gli operatori del ministero russo delle Emergenze hanno tratto in salvo 10 persone. Sfortunatamente, 28 persone, incluso un bambino, sono morte", si legge in un comunicato.  

 

Ucraina: Zelensky, fare l'impossibile per sconfiggere Russia

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky insiste sulla necessita' che "il mondo libero" faccia "tutto il possibile e l'impossibile perche' l'Ucraina possa sconfiggere la Russia. Mosca non capisce nient'altro". Il leader di Kiev ha ricordato che "la guerra e' stata iniziata dalla Russia sul fronte ucraino, ma il suo obiettivo non e' solo il nostro Stato e la nostra indipendenza".
"Continuiamo a lavorare con i nostri partner su nuove sanzioni contro la Federazione Russa e sul blocco dei sistemi di elusione delle sanzioni russe. E il piu' attivamente possibile sulla confisca dei beni russi che si trovano in varie giurisdizioni. Sono grato a tutti coloro che ci aiutano nel nostro lavorare sulla confisca dei beni russi", ha aggiunto.  

 

Viceministro russo in Corea del Sud, bilaterale sull'Ucraina

Il viceministro degli Esteri russo Andrey Rudenko è stato in visita a Seul dove ha tenuto un incontro con il suo omologo sudcoreano Chung Byung-won su alcuni argomenti, inclusa la situazione in Ucraina. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri coreano citato dall'agenzia Tass. L'incontro si è svolto il 2 febbraio scorso.
"Si è parlato delle relazioni bilaterali e della situazione globale - si legge nella nota -, compresa la guerra in Ucraina". Inoltre, la Corea del Sud ha informato della sua posizione sulla "cooperazione militare russa con la Corea del Nord". 

 

La Camera degli Stati Uniti voterà un pacchetto di aiuti a Israele, che escluderà i fondi all'Ucraina

Il presidente della Camera Mike Johnson ha detto che la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti voterà la prossima settimana su un pacchetto di aiuti da 17,6 miliardi di dollari per Israele, escludendo una proposta di 61 miliardi di dollari di finanziamenti militari per l’Ucraina. L’esclusione da parte della Camera dei finanziamenti per gli aiuti all’Ucraina complica gli sforzi in corso da parte dei leader del Senato per ottenere sostegno per un più ampio pacchetto combinato di aiuti Ucraina-Israele. Il pacchetto di aiuti da 110 miliardi di dollari proposto dall'amministrazione Biden , destinato sia a Israele che all'Ucraina, è diventato una resa dei conti politica al Congresso.

ISW: In Russia sono estremamente preoccupati per l’uso dei droni da parte delle Forze Armate

In Russia cresce la preoccupazione per il significativo vantaggio delle Forze armate ucraine nell’uso di veicoli aerei senza pilota al fronte. Ad esempio, viene citato il recente assalto senza successo a un convoglio di veicoli corazzati russi nella regione di Donetsk, che dimostra l’incapacità degli invasori russi di resistere agli attacchi dei droni ucraini. Lo riferisce RBC-Ucraina con riferimento al rapporto dell'Istituto per lo studio della guerra (ISW).
 

Zelensky: Fare l'impossibile per sconfiggere la Russia

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky insiste sulla necessità che "il mondo libero" faccia "tutto il possibile e l'impossibile perché l'Ucraina possa sconfiggere la Russia. Mosca non capisce nient'altro". Il leader di Kiev ha ricordato che "la guerra e' stata iniziata dalla Russia sul fronte ucraino, ma il suo obiettivo non è solo il nostro Stato e la nostra indipendenza". "Continuiamo a lavorare con i nostri partner su nuove sanzioni contro la Federazione Russa e sul blocco dei sistemi di elusione delle sanzioni russe. E il più attivamente possibile sulla confisca dei beni russi che si trovano in varie giurisdizioni. Sono grato a tutti coloro che ci aiutano nel nostro lavorare sulla confisca dei beni russi", ha aggiunto.

Lisichansk, almeno 20 i morti del bombardamento sulla panetteria

Aumenta ancora il numero dei morti in seguito al bombardamento che ha colpito una panetteria a Lisichansk, città ucraina occupata dai russi nella regione di Lugansk: i corpi estratti dalle macerie senza vita sono 20. Ad annunciarlo sono le autorità russe, che controllano la città fin dall'estate del 2022. Le ricerche sono continuate nella notte alla ricerca di altri dispersi, una decina di persone sono state salvate dalle macerie. Alcuni dei feriti sono gravi. Il ministero degli Esteri russo ha fatto sapere che per il bombardamento sono state utilizzate armi occidentali  e chiede una condanna "rapida e senza condizioni" dell'attacco da parte delle organizzazioni internazionali. Lisichansk si trova a una 15 di chilometri dal "confine" con il territorio ucraino e prima della guerra aveva una popolazione di 111 mila abitanti.