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Didattica a distanza alle superiori al 50%, organizzazione complessa

Didattica a distanza alle superiori al 50%, organizzazione complessa Tgr
Le scuole di fronte alla sfida di ripensare orari e modalità delle lezioni. I ragazzi preferiscono la didattica in presenza. Si pensa a un modello a settimane alterne, che sarà a regime dal 9 novembre, dopo la settimana "Sharm"
Da oggi, mercoledì, le scuole superiori dell'Alto Adige sono obbligate ad alternare didattica in presenza a quella a distanza, un equilibrio non semplice da trovare.
La soglia massima per le lezioni in presenza è adesso del 50%.
A questa percentuale intendono mantenerla i dirigenti scolastici, senza scendere al di sotto, perché - dicono - la didattica davanti a uno schermo non è paragonabile per qualità a quella fatta in presenza e non è da sottovalutare l'impatto psicologico per i ragazzi.
L'ordinanza provinciale è di domenica.
Impossibile in pochi giorni riorganizzare l'intero piano delle lezioni, cambiare gli orari, scegliere la via migliore per continuare a fare scuola.
Darà il tempo agli istituti per perfezionare il tutto, quest'anno, la cosiddetta "settimana Sharm", il periodo di festività legato a Ognissanti.
La strada maestra sembra quella di non separare gli alunni della stessa classe, e di procedere a settimane alterne fra distanza e presenza piuttosto che a giorni alterni, per limitare i disagi per le famiglie.
Nel servizio le interviste a Francesca Maganzi, dirigente del liceo scientifico Torricelli di Bolzano, e a Vincenzo Gullotta, sovrintendente scolastico.