Avrebbe dovuto debuttare questa sera, al Teatro Stabile di Bolzano, lo scontro umano ed etico tra Hannah Arendt e Adolf Eichmann. Ottavia Piccolo a prestare volto e voce alla filosofa ebrea, e Paolo Pierobon a portare in scena il gerarca nazista che organizzò nei minimi dettagli la soluzione finale. Un dialogo immaginario scritto da Stefano Massini per indagare dove nasce e dove si nasconde la banalità del male. Nei criminali riconosciuti dalla storia e in tutti gli esseri umani.
Ma la pandemia non lascia scampo, nemmeno alla cultura. I teatri restano chiusi, e dopo 5 settimane di prove, "Eichmann, dove inizia la notte" viene rimandato a data da destinarsi.
Nei programmi era prevista, solo per iniziare, una tournée di 3 mesi in 30 città, con repliche al Teatro Piccolo di Milano a fine mese, nella settimana dedicata alla memoria della Shoah.
Se ne riparlerà nei prossimi mesi. Ma fin da oggi, a sipario ancora abbassato, lo spettacolo lancia un segnale importante al pubblico, come sentiamo nel servizio dalla voce dei due attori protagonisti, Ottavia Piccolo e Paolo Pierobon.
Ma la pandemia non lascia scampo, nemmeno alla cultura. I teatri restano chiusi, e dopo 5 settimane di prove, "Eichmann, dove inizia la notte" viene rimandato a data da destinarsi.
Nei programmi era prevista, solo per iniziare, una tournée di 3 mesi in 30 città, con repliche al Teatro Piccolo di Milano a fine mese, nella settimana dedicata alla memoria della Shoah.
Se ne riparlerà nei prossimi mesi. Ma fin da oggi, a sipario ancora abbassato, lo spettacolo lancia un segnale importante al pubblico, come sentiamo nel servizio dalla voce dei due attori protagonisti, Ottavia Piccolo e Paolo Pierobon.