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Crisi senza fine, protestano i lavoratori del turismo in Val Gardena

Crisi senza fine, protestano i lavoratori del turismo in Val Gardena Tgr Bolzano
Si aggrava la situazione dei tantissimi stagionali rimasti disoccupati per la mancata partenza della stagione invernale in montagna: e per la prima volta protestano cuochi, maitre e maestri di sci
Ci sono anche loro tra le vittime del Covid-19, o per meglio dire dei lockdown totali o parziali che hanno scandito quasi un anno di pandemia: i tanti addetti del settore turistico - molti dei quali da fuori provincia - che hanno visto sfumare un mese dopo l'altro la possibilità di tornare al lavoro. 
Quest'anno molti stagionali rischiano di non percepire nemmeno la disoccupazione: troppo pochi i mesi lavorati nel 2020. Così, in un desolante panorama di hotel chiusi da mesi, cresce l'insofferenza verso una situazione di cui non si vede la fine e verso lo Stato, ritenuto responsabile dei mancati ristori economici. Nel servizio da Selva di Val Gardena le interviste a Giuseppe De Candia, chef dell'hotel Sun Valley; Giovanni De Cicco, maitre del Nives Hotel; Fabio Marchiori, maitre del Sun Valley.