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Il porto di Trieste lavora, anche se a ranghi ridotti

Il porto di Trieste lavora, anche se a ranghi ridotti
Secondo l'Autorità portuale è entrato circa un centinaio di addetti su 1.500. Circa 10 mila i manifestanti, per il Clpt, fra i quattromila e i cinquemila, secondo le Forze dell'ordine. I manifestanti portano pacchi alimentari agli scioperanti
 "Il porto funziona anche se a ranghi ridotti". Lo ha fatto sapere il presidente dell'Autorità portuale Zeno D'Agostino ai giornalisti all'ingresso dello scalo del Molo 7 a Trieste.

Fra l'altro al Porto Vecchio, in centro città, arriva oggi la prima nave da crociera. E allo stesso Molo 7 si sta scaricando un traghetto arrivato dalla Turchia.

"Ottocento lavoratori sono fuori e un centinaio dentro, di fatto il porto oggi non sta funzionando", dice Stefano Puzzer, il leader del sindacato autonomo che ha organizzato la manifestazione no green pass al porto di Trieste.

"Sono entrate pochissime persone, della mia azienda solo due persone", spiega Michele Bussoni, un altro dei portuali. "Che il porto non funzioni si capisce dalle gru ferme e dal fatto che alcune navi sono state spostate in altri porti".

Intanto prosegue tranquilla la manifestazione contro il green pass dei portuali e del movimento no vax davanti al porto di Trieste. Circa 10mila i presenti, secondo la sigla del Clpt, Coordinamento lavoratori del porto di Trieste. Fra i quattromila e i cinquemila, secondo le Forze dell'ordine.

Chi vuole entrare, può farlo senza problemi. E un centinaio di addetti l'hanno fatto. Fermo, invece, il traffico dei camion verso il Molo 7, mentre alcuni automezzi sono entrati nello scalo di riva Traiana.

Intanto numerosi manifestanti arrivano con borse della spesa e pacchi di alimenti per gli scioperanti.