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Fuga di gas ed esplosione, estratta dalle macerie la terza vittima

Fuga di gas ed esplosione, estratta dalle macerie la terza vittima Rai
Devastata una palazzina a Gorizia, in viale XX settembre; i corpi di altre due persone erano stati recuperati in mattinata
Dalle macerie della palazzina di tre piani  esplosa stamane all'alba i Vigili del fuoco hanno estratto i corpi senza vita della 43 enne Sabina Trapani e del suo convivente, un cittadino sloveno, Miha Ursic, di 45 anni; nella tarda mattinata è stato recuperato il corpo della terza vittima, il 50 enne Fabrizio Facchettin, disabile che abitava al secondo piano dell'edificio che è stato da poco ristrutturato nel centrale viale XX settembre. I vigili del fuoco hanno lavorato per diverse ore prima di trovare il corpo della terza vittima. La Trapani si era trasferita 10 anni fa da Caorle, mentre Facchettin era originario di Farra d'Isonzo e viveva a Gorizia da 6 anni.
La deflagrazione, avvenuta con un boato che si è sentito nel raggio di almeno due chilometri, è stata causata da una fuga di gas, che aveva saturato l'aria. Nella strada non c'erano lavori in corso e i controlli sulla rete del gas nella via non hanno evidenziato anomalie e non è stata trovata alcuna bombola di gas. Tra i testimoni anche un carabiniere che aveva appena terminato il servizio, la sua auto è stata in parte investita dallo scoppio; anche un altro carabinieri è stato sfiorato dai detriti dell'esplosione. Ancora non vengono formulate ipotesi sull'origine dell'esplosione. La procura ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per omicidio colposo e disastro colposo. L'area dell'esplosione è stata posta sotto sequestro.
Le vittime dello scoppio di Gorizia sono state commemorate con un minuto di silenzio in consiglio regionale, prima dell'inizio della seduta.

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