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La polizia postale di Udine smantella una rete di pedopornografia

La polizia postale di Udine smantella una rete di pedopornografia raifvg
Le indagini sono partite da un sito web. Rogatoria internazionale con gli Usa, perquisizioni e denunce in molte regioni italiane
Tredici denunce, undici perquisizioni, mesi di indagine. Un'inchiesta che ha smantellato una rete che diffondeva materiale a contenuto pedopornografico, diffusa a livello nazionale. Tutto è partito da un sito internet, individuato dalla polizia postale di Udine: immagini sessualmente esplicite di adolescenti. Nello stesso spazio, anche i collegamenti ad altri siti, dello stesso tipo. E poi, le chat virtuali che coinvolgevano ragazzine nemmeno quattordicenni. Conversazioni nelle quali gli utenti si informavano su età, nazionalità e nome, e soprattutto chiedevano di assistere ad atti sessuali.  Esisteva anche un sito a pagamento che proponeva immagini e video, anche a carattere pedopornografico.

Grazie anche ad una rogatoria internazionale con gli Stati Uniti, e all'esame di centinaia di transazioni finanziarie paypal, si è arrivati a individuare sia il gestore del sito che alcuni utenti. Le perquisizioni hanno riguardato diverse regioni italiane, con il sequestro di 9 smartphone, 1 tablet, una decina di unità di memoria esterne e 3 personal computer. Sequestrati anche gli account utilizzati da parte degli indagati per la richiesta di materiale pedopornografico.