Fvg ancora a Rischio moderato.
Per la seconda settimana di seguito, assieme alla Lombardia e alla provincia autonoma di Bolzano.
A dirlo il report settimanale dell'Istituto superiore di sanità, che analizza l'andamento della pandemia nel periodo compreso tra il 30 agosto e il 5 settembre.
Mentre continua a scendere l'Rt medio nazionale calcolato sui casi sintomatici di Covid 19, pari a 0.92, l'Rt del Fvg è rimasto stabile 0.95.
Diminuisce invece anche qui da noi, l' Rt ospedaliero, da 1.09 a 1.05.
"Quando parliamo di rischio moderato non significa che siamo prossimi alla zona gialla - ci spiega Fabio Barbone - a capo della task force regionale -, poiché il dato più importante sono le ospedalizzazioni che restano ben al di sotto della soglia limite".
"I ricoveri in Terapia intensiva sono al 6.9%, la soglia è del 10%, e i ricoveri per covid in altri reparti al 3.7%, ben al di sotto della soglia massima, fissata al 15%. Il vaccino dunque fa quello per cui è stato progettato - dice Barbone - protegge dal rischio di finire in ospedale".
Ma allora perchè restiamo a rischio moderato, quando altre 18 regioni italiane sono a rischio basso?
"Ad aumentare è il contagio - spiega Barbone - +12% l'incidenza. In una settimana si contano 72 casi per 100 mila abitanti, e poi i focolai attivi, passati in 7 giorni da 316 ai 403".
"Non è un caso che Fvg, come la provincia di Bolzano abbia un aumento di casi. Abbiamo i confini vicini - spiega l'epidemiologo - il 15% di contagi sono di importazione. E molti provengono dai Balcani".
"E se i ricoveri in terapia intensiva sono per il 98% di persone non vaccinate, i contagiati vaccinati rappresentano il 25% anche perché - conclude Barbone - si cominciano a contagiare le persone fragili che hanno ricevuto la vaccinazione 9 mesi fa, anziani delle RSA in testa".
Ecco perché Barbone dice la terza dose "è sempre più necessaria".
Per la seconda settimana di seguito, assieme alla Lombardia e alla provincia autonoma di Bolzano.
A dirlo il report settimanale dell'Istituto superiore di sanità, che analizza l'andamento della pandemia nel periodo compreso tra il 30 agosto e il 5 settembre.
Mentre continua a scendere l'Rt medio nazionale calcolato sui casi sintomatici di Covid 19, pari a 0.92, l'Rt del Fvg è rimasto stabile 0.95.
Diminuisce invece anche qui da noi, l' Rt ospedaliero, da 1.09 a 1.05.
"Quando parliamo di rischio moderato non significa che siamo prossimi alla zona gialla - ci spiega Fabio Barbone - a capo della task force regionale -, poiché il dato più importante sono le ospedalizzazioni che restano ben al di sotto della soglia limite".
"I ricoveri in Terapia intensiva sono al 6.9%, la soglia è del 10%, e i ricoveri per covid in altri reparti al 3.7%, ben al di sotto della soglia massima, fissata al 15%. Il vaccino dunque fa quello per cui è stato progettato - dice Barbone - protegge dal rischio di finire in ospedale".
Ma allora perchè restiamo a rischio moderato, quando altre 18 regioni italiane sono a rischio basso?
"Ad aumentare è il contagio - spiega Barbone - +12% l'incidenza. In una settimana si contano 72 casi per 100 mila abitanti, e poi i focolai attivi, passati in 7 giorni da 316 ai 403".
"Non è un caso che Fvg, come la provincia di Bolzano abbia un aumento di casi. Abbiamo i confini vicini - spiega l'epidemiologo - il 15% di contagi sono di importazione. E molti provengono dai Balcani".
"E se i ricoveri in terapia intensiva sono per il 98% di persone non vaccinate, i contagiati vaccinati rappresentano il 25% anche perché - conclude Barbone - si cominciano a contagiare le persone fragili che hanno ricevuto la vaccinazione 9 mesi fa, anziani delle RSA in testa".
Ecco perché Barbone dice la terza dose "è sempre più necessaria".