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Racket, altro colpo al clan di Resuttana-San Lorenzo

Racket, altro colpo al clan di Resuttana-San Lorenzo tgr
Destinatari dei provvedimenti dieci indagati ritenuti a vario titolo responsabili di estorsioni, con l’aggravante di avere favorito Cosa Nostra
Operazione antimafia dei carabinieri a Palermo. Dieci le misure notificate ad esponenti del clan Resuttana-San Lorenzo per tre episodi estorsivi. Un contributo è stato fornito anche dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Sergio Macaluso. Nel panorama di contrasto al fenomeno del racket, ha avuto un importante ruolo l’associazione Addiopizzo.

Il servizio di Ernesto Oliva

 
Minacce e incendi. Non si scappava alla morsa degli uomini del racket che passavano al setaccio bar, ristoranti, imprese edili. Ma questa volta le vittime hanno denunciato, contribuendo a fare arrestare i violenti estorsori e di interrompere la catena di scorribande.

E' un nuovo duro colpo quello inferto ai clan di Palermo, con l'operazione "Talea2", dai carabinieri del Nucleo Investigativo che hanno dato esecuzione ad una misura cautelare in carcere, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Palermo.

Le acquisizioni investigative sono il risultato degli approfondimenti dell'operazione "Talea" che il 5 dicembre scorso aveva consentito di smantellare la struttura di vertice dei mandamenti mafiosi Resuttana, San Lorenzo e Tommaso Natale, con l'arresto, fra gli altri, di Maria Angela Di Trapani, moglie di Salvino Madonia, storico boss condannato all'ergastolo anche per l'omicidio dell'imprenditore Libero Grassi.

Tra gli arrestati Giovanni Niosi, 64 anni, Giuseppe Fricano, 51 anni, Pietro Salsiera, 60 anni, Antonino Cumbo, 53 anni, Carlo Giannusa, 49 anni, Mario Napoli, 53 anni, Antonino Siragusa, 48 anni, Antonino Tarallo, 45 anni, Michele Pillitteri, 58 anni, e Salvatore Di Maio, 46 anni.