La Sea Watch 3 ha virato verso Malta, dopo aver fatto inizialmente rotta su Lampedusa ed esser arrivata a poche miglia dalle acque territoriali italiane. Era rimasta per ore in acque di ricerca e soccorso libiche, poi aveva cambiato rotta, puntando verso la più grande delle isole Pelagie, la destinazione più vicina. La vicenda ha subito innescato un braccio di ferro tra il ministro dell'Interno Matteo Salvini e l'ong tedesca.
Quest'ultima avrebbe una comunicazione ricevuta dalla Libyan navy coast guard. Secondo le regole, si legge nella nota, il porto sicuro dove prendersi cura dei bisogni urgenti dei soccorsi a bordo è Tripoli. Immediata la risposta del comandante il quale evidenzia che la nave batte bandiera olandese e pertanto è obbligata ad aderire alle leggi olandesi e internazionali riguardanti la ricerca e soccorso di persone in mare ed il porto libico - aggiunge - non può essere considerato sicuro, essendo la Libia un paese in guerra, come hanno stabilito anche Onu e Unione europea.
Quest'ultima avrebbe una comunicazione ricevuta dalla Libyan navy coast guard. Secondo le regole, si legge nella nota, il porto sicuro dove prendersi cura dei bisogni urgenti dei soccorsi a bordo è Tripoli. Immediata la risposta del comandante il quale evidenzia che la nave batte bandiera olandese e pertanto è obbligata ad aderire alle leggi olandesi e internazionali riguardanti la ricerca e soccorso di persone in mare ed il porto libico - aggiunge - non può essere considerato sicuro, essendo la Libia un paese in guerra, come hanno stabilito anche Onu e Unione europea.