Trento Cronaca >
Volo AF447

Disastro aereo del 2009, assolti a Parigi Airbus e Air France

Disastro aereo del 2009, assolti a Parigi Airbus e Air France TgrTrento
Costruttore e compagnia aerea erano imputati di omicidio colposo per la morte delle 228 persone a bordo del volo AF447, fra cui tre trentini

La Corte d'Assise di Parigi ha assolto oggi il costruttore europeo Airbus e la compagnia aerea Air France in relazione al disastro aereo del volo AF447, che si inabissò nell'Atlantico il 1° giugno 2009 mentre volava sulla tratta Rio de Janeiro-Parigi.

Nel disastro persero la vita 228 persone, fra cui 3 trentini e altrettanti altoatesini. Le tre vittime trentine erano il direttore della Trentini nel Mondo, Rino Zandonai, il consigliere provinciale Giovanni Battista Lenzi ed il sindaco di Canal san Bovo Luigi Zortea, che stavano rientrando in Italia dopo un viaggio per visitare le comunità trentine di emigrati in Brasile. Tre anche le vittime altoatesine: Georg Martiner 25 anni di Ortisei, Alexander Paulitsch 35 anni e Georg Lercher, 34 anni, entrambi di San Candido.

Per quei fatti, il processo iniziato lo scorso ottobre vedeva le due aziende imputate per omicidio colposo plurimo. La Corte ha sentenziato che “non è stato possibile dimostrare alcun legame di causalità certo fra il comportamento delle aziende e l'incidente”.

Il recupero dei resti dell'aereo precipitato nell'oceano

Le indagini permisero di dimostrare che l'incidente fu dovuto al malfunzionamento delle sonde di velocità: uno dei copiloti, fuorviato da questo malfunzionamento, prese una traiettoria a seguito della quale l'equipaggio non riuscì a riprendere il controllo dell'aereo, che finì con lo schiantarsi sull'Oceano pochi minuti più tardi.

Il tribunale ha riconosciuto come Airbus abbia commesso imprudenze e negligenze, in particolare nel non sostituire le sonde, mentre Air France avrebbe dovuto fornire maggiori informazioni ai suoi piloti. Ciò nonostante, “un legame di causalità probabile non è sufficiente a dimostrare il reato”, hanno detto i giudici.

Un verdetto che ha sorpreso le parti civili, che con i parenti delle vittime affollavano l'aula alla lettura della sentenza.

Alain Jakubowicz, legale dell'associazione "AF447 Help and Solidarity", parla dopo il verdetto

"Ci dicono 'responsabili ma non colpevoli'. Ed è vero che noi, ci aspettavamo la parola 'colpevoli'", ha commentato uno dei legali delle vittime, Alain Jakubowicz

"Ci aspettavamo un giudizio imparziale, non è così. Siamo disgustati": è stata la reazione a caldo della presidente dell'associazione 'Entraide et Solidarité' AF447 che rappresenta i famigliari delle vittime, Danièle Lamy. "Di questi 14 anni di attesa non resta che disperazione, costernazione e rabbia". 

I giudici d'Oltralpe si limitano a riconoscere unicamente la "responsabilità civile" dei danni. La stima economica di questo pregiudizio, è stata rinviata ad un'udienza fissata per il 4 settembre. 

 Da parte sua Air France "prende atto della sentenza". In una nota, la compagnia aerea assicura che "conserverà sempre nella memoria il ricordo delle vittime di questo terribile incidente e rivolge il suo più profondo cordoglio alle famiglie e dei cari". Per Airbus, la sentenza è "coerente" con il non luogo a procedere pronunciato al termine dell'istruzione giudiziaria, nel 2019. Anche il colosso europeo dell'aeronautica esprime solidarietà ai famigliari e "ribadisce" il suo "totale impegno in materia di sicurezza aerea". 

 

guarda il servizio di Lucio Fava del Piano