Decine, centinaia di persone a casa in attesa di una chiamata dalla centrale Covid, aspettando un tampone molecolare per verificare la propria positività o negatività al virus.
A sottolineare la difficoltà che vivono molte persone è la dottoressa Federica Marcolla, come lei sono tanti i medici di famiglia il cui telefono suona in continuazione per chiedere spiegazioni ed istruzioni che dovrebbero essere fornite dalla centrale covid.
Ritardi che ci sono, ammette l'Azienda Sanitaria, ma che sono dovuti al grande impegno per tracciare i contatti di ogni singolo caso. Ritardi che incidono anche statisticamente sul numero dei casi positivi che si registrano ogni giorno in Trentino, perché il tampone molecolare di conferma dopo la positività al test rapido non viene più effettuato e i test rapidi non sono inseriti nei dati ministeriali.
A sottolineare la difficoltà che vivono molte persone è la dottoressa Federica Marcolla, come lei sono tanti i medici di famiglia il cui telefono suona in continuazione per chiedere spiegazioni ed istruzioni che dovrebbero essere fornite dalla centrale covid.
Ritardi che ci sono, ammette l'Azienda Sanitaria, ma che sono dovuti al grande impegno per tracciare i contatti di ogni singolo caso. Ritardi che incidono anche statisticamente sul numero dei casi positivi che si registrano ogni giorno in Trentino, perché il tampone molecolare di conferma dopo la positività al test rapido non viene più effettuato e i test rapidi non sono inseriti nei dati ministeriali.