C'è un calendario abbandonato sul ballatoio. E' del 2010. L'anno in cui l'ex carcere di via Pilati si svuotò. E i 270 detenuti vennero trasferiti a Spini di Gardolo.
Fra pochi anni, in questa struttura abbandonata da 12 anni, al posto delle celle ci saranno degli uffici, i tavolini di un bar a riempire il cortile dove si passava quell'unica ora d'aria. Certo bisogna fare uno sforzo di immaginazione per pensare all'ex carcere come a una nuova cittadella giudiziaria con tutti gli uffici ora sparsi per la città riuniti in un solo luogo. Tutto ad eccezione del Tribunale dei minori.
"Un investimento da 60 milioni di euro, con due diversi parcheggi", spiega l'ingegnere Marco Gelmini dirigente del Servizio opere civili della PAT.
Lavori che trasformeranno l'uso di questo edificio asburgico, che divenne un carcere a fine 800, pur mantenendo l'impianto architettonico originario.
Fra pochi anni, in questa struttura abbandonata da 12 anni, al posto delle celle ci saranno degli uffici, i tavolini di un bar a riempire il cortile dove si passava quell'unica ora d'aria. Certo bisogna fare uno sforzo di immaginazione per pensare all'ex carcere come a una nuova cittadella giudiziaria con tutti gli uffici ora sparsi per la città riuniti in un solo luogo. Tutto ad eccezione del Tribunale dei minori.
"Un investimento da 60 milioni di euro, con due diversi parcheggi", spiega l'ingegnere Marco Gelmini dirigente del Servizio opere civili della PAT.
Lavori che trasformeranno l'uso di questo edificio asburgico, che divenne un carcere a fine 800, pur mantenendo l'impianto architettonico originario.