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MONDO

Mediterraneo centrale

Mercantile soccorre il gommone in avaria: 100 migranti riportati a Misurata

I migranti sono stati soccorsi in nottata da un cargo inviato dalle autorità libiche. Viminale: sani e salvi i 393 soccorsi ieri, dall'inizio dell'anno arrivate in Italia 155 persone rispetto ai 2.730 dello stesso periodo del 2018. L'inviato Onu: ritorno migranti in Libia viola diritto internazionale 

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Immagine di archivio

Una nuova strage si è rischiata ieri nel Mediterraneo. Sono stati tre gli eventi nell'area di responsabilità SAR libica su cui è intervenuta la Guardia Costiera locale. Nei primi due la Libia, assunto il coordinamento, ha recuperato circa 140 migranti inviando sul posto una propria motovedetta. Nel terzo il soccorso è stato affidato a un mercantile.

La Guardia Costiera italiana, spiega in una nota, è stata informata da "Watch the Med Allarm Phone" della presenza di migranti a bordo di un gommone in area libica, senza rappresentare particolari criticità quale la presenza di acqua a bordo. La Centrale operativa di Roma come previsto dalla normativa internazionale sul SAR ha immediatamente contattato la Guardia Costiera libica, nella cui area di responsabilità era in corso l'evento, che ha assunto il coordinamento e non potendo mandare propri mezzi perché impegnati nei precedenti soccorsi, ha inviato sul posto un mercantile battente bandiera Sierra Leone.

Il mercantile, giunto sul posto, dopo aver recuperato i migranti li ha portati nel porto libico di Misurata. 

Viminale: sani e salvi i 393 soccorsi ieri. In Italia 155 migranti da inizio anno
Tutti sani e salvi, e riportati indietro, i 393 immigrati recuperati dalla Guardia Costiera libica nella giornata di ieri. Lo fa sapere il Viminale. In particolare, 143 sono stati riportati a Tripoli. 144 a Misurata, 106 ad al-Khoms. "La collaborazione funziona, gli scafisti, i trafficanti e i mafiosi devono capire che i loro affari sono finiti. Meno partenze, meno morti, la nostra linea non cambia", commenta il ministro dell'Interno Matteo Salvini. I migranti sbarcati in Italia dall'inizio dell'anno sono, ad oggi, sono 155. L'anno scorso erano stati 2.730, fa inoltre sapere il ministero dell'Interno. 

Toninelli: ora paesi Ue collaborino 
"Tutti salvi i 100 migranti recuperati ieri da un gommone. Rispettati i trattati internazionali. L'Italia sta sostenendo la Libia con mezzi di addestramento. Ora i Paesi Ue, Francia su tutti, collaborino a stabilizzare il continente africano". Lo scrive il ministro delle infrastrutture e trasporti Danilo Toninelli su Twitter.

Inviato Onu: ritorno migranti in Libia viola diritto internazionale
"Il ritorno delle persone da acque internazionali verso la Libia è contro il diritto internazionale. Oggi non c'è alcun porto sicuro in Libia": è quanto ha scritto su Twitter l'inviato speciale dell'Unhcr per il Mediterraneo Centrale, Vincent Cochetel, commentando l'intervento di un mercantile a favore dei circa 100 migranti a bordo di un gommone in avaria, che sono stati condotti nel porto di Misurata. 

Msf: sbagliato riportarli in Libia 
Riportare i migranti in Libia è "terribilmente sbagliato". A sostenerlo oggi è anche Medici Senza Frontiere che in un tweet ricorda i rapporti di Human Rights e Amnesty sul trattamento dei migranti nei centri di detenzione libici. "Le 100 persone che ieri hanno atteso ore a bordo di un'imbarcazione in difficoltà prima di sapere chi le avrebbe soccorse sono state riportate in Libia - scrive l'organizzazione -. Negli ultimi mesi i rapporti di Human Rights e Amnesty hanno spiegato quanto questo sia terribilmente sbagliato". 

Alarm Phone: illegale riportarli in Libia 
Anche Alarm Phone, il call center indipendente che ieri ha raccolto l'sos dei 100 migranti alla deriva su una barca al largo di Misurata, sostiene che era "illegale" riportarli in Libia, come ha fatto il cargo della Sierra Leone che li ha soccorsi. "Abbiamo perso il contatto con le 100 persone nel Mediterraneo dopo le 19.45 di ieri e dunque dobbiamo fidarci delle autorità sul loro salvataggio. Ciò che sappiamo è che, in base alle loro ultima posizione Gps, erano in acque internazionali e dunque sono stati illegalmente riportati nella Libia sconvolta dalla guerra", scrive su Twitter Alarm Phone.