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ECONOMIA

Confermata riduzione da 6mila a 3mila

Rdc: intesa governo-regioni su navigator, ok unificata a 'decretone'

Il governo, le regioni e i comuni, hanno ratificato questa mattina in Conferenza Unificata l'intesa che sblocca l'assunzione di 3mila navigator per l'avvio del reddito di cittadinanza

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Intesa tra governo e regioni sui navigator per il reddito di cittadinanza. All'indomani dell'incontro con il ministro del Lavoro Luigi di Maio i governatori hanno incassato l'ok alla proposta approvata ieri all'unanimità, che confluirà in un emendamento, portando modifiche alle misure originarie come ad esempio la riduzione dei navigator da 6mila a 3mila. Regioni ed enti locali in Conferenza Unificata hanno quindi dato parere positivo al 'decretone' sul reddito di cittadinanza.

Toti: accordo regioni con governo è fatto 
"L'accordo delle regioni con il governo sui navigator, le nuove figure professionali previste dal reddito di cittadinanza, è fatto". Lo ha detto il vice presidente della conferenza delle regioni, Giovanni Toti, dopo la conferenza unificata. "In queste ore è stato fatto un ottimo lavoro", ha aggiunto Toti. Toti ha precisato che i 3mila navigator "saranno assunti da Anpal per l'assistenza tecnica e successivamente ci saranno dei concorsi su base regionale". Toti ha poi aggiunto che "da parte del ministro Di Maio sono state accolte molte delle nostre richieste".

Regioni: 7.600 assunzioni, partono da 2020
Tremila navigator assunti da Anpal servizi con contratti di collaborazione a tempo determinato, mentre le risorse previste per gli altri tremila saranno ripartite tra le Regioni. Inoltre dal 2021 le Regioni sono autorizzate ad assumere a tempo indeterminato 7.600 unità di personale per centri per l'impiego. Ma potranno anticipare al 2020 una parte di queste assunzioni, oltre allo sblocco delle 4 mila assunzioni previste dalla Legge di bilancio, attraverso concorsi su base regionale. "L'intero piano nasce da un puntuale concertazione con le Regioni, garantita dal raggiungimento di una intesa forte in sede di Conferenza Stato-Regioni e non più prevedendo solo un parere, come indicato nel testo approvato in prima lettura dal Senato', ha detto la coordinatrice Lavoro per le Regioni, Cristina Grieco.