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Coronavirus

La festa dei lavoratori segnata dall'emergenza Covid

1 maggio, i sindacati: "Lavoro in sicurezza per far ripartire il Paese"

Niente cortei, nessuna manifestazione per l'edizione 2020. Interventi e messaggi sono affidati ai social e alla piazza virtuale. Stasera in tv un'edizione straordinaria anche del tradizionale concertone di piazza San Giovanni a Roma

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Per la prima volta un Primo maggio senza piazze, segnato dall'emergenza Covid . Niente cortei, nessuna manifestazione per l'edizione 2020, ​la pandemia ha imposto l'annullamento della festa nazionale che per quest'anno Cgil, Cisl e Uil avevano scelto di fare nella città di Padova, 'Capitale europea del volontariato'.  "Il lavoro in sicurezza: per costruire il futuro", è lo slogan scelto dai sindacati che in forme diverse da quelle tradizionali celebrano, dunque, la festa dei lavoratori. Interventi e messaggi sono affidati a tv e social, una piazza virtuale che, alla vigilia della Fase 2, punta più che mai sulle priorità del lavoro e della sicurezza per ripartire.   "Sarà proprio il lavoro che combatterà e sconfiggerà questo virus", afferma il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, nel video messaggio diffuso sui social. "Tutti assieme mettiamo innanzitutto la priorità del lavoro per far ripartire il Paese, di un lavoro in sicurezza per tutti gli uomini e le donne", sottolinea la leader della Cisl, Annamaria Furlan, nel suo video messaggio. "Il Primo maggio in una condizione così difficile non lo avevamo mai fatto, ma diamo un messaggio di speranza e di certezze", dice il numero uno della Uil, Carmelo Barbagallo.   

Stasera in tv un'edizione straordinaria anche del tradizionale concertone di piazza San Giovanni a Roma.

Landini: "Lavoro e sicurezza per un nuovo sviluppo"
"E' sotto gli occhi di tutti il lavoro che le persone stanno facendo. E' utile ricordare proprio il Primo maggio il contributo decisivo che il mondo del lavoro in tutte le sue forme sta dando per sconfiggere il virus e mettere nelle condizioni tutti noi di poter guardare avanti. C'è bisogno di dare una indicazione di fiducia". Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, in collegamento con Unomattina su Rai 1.  "Non è uno slogan di parte, solo per i lavoratori, è terreno di costruzione per un nuovo modello di sviluppo", sottolinea Landini. "Oggi è il momento di tutelare tutte le forme di lavoro, di non lasciare solo nessuno, di non fare licenziamenti,di non chiudere imprese e di ragionare già da adesso su come ricostruiamo e rilanciamo il nostro Paese", dice Landini, rimarcando la centralità del lavoro e che "al centro deve tornare la persona, la giustizia sociale, non il mercato con il profitto fine a stesso"

Furlan: "Serve patto sociale per ripartire"
"Dobbiamo mettere in sicurezza il Paese, in sicurezza sanitaria ed economica". Quindi serve "un grande patto sociale, che dia degli obiettivi chiari al Paese e strumenti per realizzarli. Bisogna ripensare ad un modello di crescita e di sviluppo". Così la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, ad Unomattina su Rai 1. Un patto sociale "significa mettere al centro il lavoro e le persone e quindi dare priorità a investimenti che creano lavoro e coesione sociale".

Barbagallo: "Impegno per lavoro in sicurezza e rilancio dell'economia"
"Più che essere una festa oggi è un primo maggio di impegno per il lavoro in sicurezza e per ricostruire il nostro futuro". Lo afferma il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo su Rai 1. "Penso che anche l'Europa comincia a capire che l'austerità, il fiscal compact, il Mes vecchia maniera non servono a niente. Bisogna fare investimenti in sicurezza, in infrastrutture, in innovazione e ricerca e digitalizzazione. Abbiamo scoperto di essere in ritardo su tutto", aggiunge. Il leader della Uil auspica "un patto per il Paese e un patto per l'Europa, un patto tra imprese e lavoratori che  ci permetta di riprendere l'economia". "Dobbiamo metterci tutti assieme e rilanciare la nostra economia nella sicurezza", conclude.