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CULTURA

La cultura per fare memoria

A Palermo uno spettacolo teatrale per ricordare l'11 settembre

Un viaggio tra musica, parole, suoni e movimento scenico che ricostruirà gli attimi che hanno preceduto l’attacco

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"11 settembre -Venti anno dopo": l'appuntamento è a Palermo alle 20,30 di sabato 11 settembre, in piazza Verdi, di fronte al Teatro Massimo. 

Sono trascorsi venti anni dall’attacco terroristico più famoso della storia, di cui nessuno dimentica le immagini terrificanti di distruzione e morte, un evento che ha segnato anche il crollo della sicurezza della civiltà occidentale e globalizzata, messa in ginocchio dai quelli che si sono definiti i promotori di una nuova guerra santa. E Raizes Teatro, compagnia per i diritti umani, ha deciso di ricordare quel giorno attraverso una site specific performance pensata appositamente per la ricorrenza. In scena oltre ai performer di Raizes, anche Mamadou Dioume, attore e pedagogo franco-senegalese già protagonista del Mahabarata di Peter Brook e membro del suo centro di ricerca.

“La costruzione della memoria è opera antica, che passa di bocca in bocca attraverso il racconto:  è quello che faremo in piazza, dove siamo tutti uguali e non esistono distinzioni di ordini e palchi – dice Alessandro Ienzi, regista palermitano e direttore di Human Freedom 21 - Molti dei performers in scena sono nati dopo l’11 settembre, lo conoscono dai video e dai racconti. Ecco la magia della memoria, giunge ai posteri viaggiando attraverso i corpi e le voci dei cantastorie.”

Lo spettacolo
Un viaggio tra musica, parole, canti e movimento scenico che ricostruirà gli attimi che hanno preceduto l’attacco, l'impatto degli aerei con le torri e il loro crollo; la fuga della gente per strada, la colonna di polvere  che ha ricoperto ciò che incontrava, le sirene dei mezzi di soccorso, una babele di lingue che si intrecciano, strette dalla stessa paura della morte, i messaggi di coloro i quali si trovavano sui voli dirottati, le chiamate piene di amore verso i familiari e di terrore per una fine che si avvicina.

Nel corso dell’evento, patrocinato e prodotto da Raizes Teatro e da Global Campus of Human Rights, dall’International Human Rights Art Festival e dall’Alloro Fest, saranno commemorati tutti gli agenti di Polizia e i Vigili del Fuoco che hanno perso la vita il 9/11 e nelle diverse stragi nel corso della storia.

“ Personalmente appartengo alla generazione del muro di Berlino, come tutti i nati a ridosso o poco dopo la caduta del muro. Tuttavia con l’inizio del nuovo millennio, e con 9/11 è nata la nuova generazione della rivoluzione tecnologica e telematica, la generazione della paura liquida, senza fonte, in cui tutto è terrore e pericolo, la generazione della massima sicurezza e della solitudine. Che mondo desideriamo per i prossimi venti anni? è  tempo di riflessione”, conclude Ienzi.