SPETTACOLO
Cinema
Nella tensione tra sale cinematografiche e streaming l'affermazione dei film italiani

Lo streaming ha preso il sopravvento sulle sale? Oppure ha salvato il cinema nell'anno delle chiusure? Intorno a questo dubbio possiamo riannodare i principali eventi che hanno segnato il 2020, annata difficile, senza appello, ma ugualmente da ricordare per l'attenzione diversa ricevuta dal cinema italiano, con la diffusione delle nostre opere in formato digitale.
Complice forse il silenzio dei blockbuster, ha avuto la possibilità di far ascoltare meglio la propria voce sottile e unica, Martin Eden di Pietro Marcello, finendo anche nella top ten dei migliori film del 2020 compilate dai critici cinematografici del New York Times, colpiti dall'interpretazione di Marinelli, coppa Volpi nel 2019.
E grazie all'home video è stato visto da molti Favolacce, premio per la sceneggiatura al Festival internazionale del cinema di Berlino: per il film un approdo efficace sulle piattaforme on demand dopo la chiusura delle sale a seguito della pandemia,.
Sempre forte di una distribuzione digitale, in parallelo a quella ordinaria, è diventato un successo il film di Alex Infascelli, Mi chiamo Francesco Totti, che ha segnato una Festa del cinema di Roma andata in scena quasi normalmente. E' stato anche l'anno di Favino che ha vinto a sorpresa la coppa Volpi a Venezia con Padrenostro. Il film, uscito nelle sale nei mesi della riapertura, aveva deluso qualche critico. Ma questo attore convince sempre, e il premio è quasi alla carriera.
La corsa agli Oscar invece la tenterà Notturno di Gianfranco Rosi, presentato a Venezia e poi nelle sale, insieme a un altro italiano, ma operativo in Francia, Filippo Meneghetti. Il suo esordio, Due, ha debuttato al festival di Toronto, è passato alla Festa di Roma, ed è stato scelto dai francesi per rappresentarli.
Tra i film internazionali resta nella memoria il Leone d'oro Nomadland, che non esce ancora nelle sale (forse a febbraio 2021), che potrebbe avere serie chance come miglior film agli Oscar 2021, e che in queste settimane ha già ricevuto premi a Boston e New York.
C'era interesse anche intorno a Tenet. Ma un regista abituato a intrecci complessi e a colpi di scena inaspettati come Nolan è rimasto un po' schiacciato in una trappola distopica degna delle sue trame, nella dinamica agostana tra paura del contagio e desiderio di normalità. Il film non ha incassato quanto avrebbe potuto, soprattutto negli Stati Uniti. Ma ora fa il suo percorso attraverso vari supporti, fino al 4k.
Dunque il cinema a casa o nelle sale? E' di questi giorni la polemica tra alcuni registi - come Villeneuve (Dune) e lo stesso Nolan - e la Warner Bros per la decisione della major di far uscire i suoi film contemporaneamente nelle sale cinematografiche e in streaming sulla piattaforma HBO Max come Wonder Woman 1984. Anche la Disney sta puntando sul cinema a casa: ha dichiarato che il suo servizio di streaming (Disney+) ha ora 86,8 milioni di abbonati e che tra i nuovi programmi lancerà oltre 100 film e serie legate a Star Wars e ai personaggi della Marvel.
Secondo Ken Loach "chi ama il cinema non come un prodotto commerciale, ma come un mezzo di comunicazione, tornerà in sala", mentre Mereghetti ha citato la Peste di Camus: torneremo alla normalità quando i film torneranno al cinema.
Comunque vada, in attesa delle riaperture, di una Berlinale online a marzo, di un Cannes che a maggio ci sarà ma non si sa come, di vari titoli rimandati (Diabolik e No Time to Die), agli appassionati questo Natale porta dei doni: ad esempio Le sorelle Macaluso di Emma Dante, già in streaming nelle 50 sale cinema virtuali del circuito #Iorestoinsala; Natale in casa Cupiello con Sergio Castellitto da Rai 1 a RaiPlay; e sicuramente Soul, il nuovo film della Pixar, che parla dell'inseguimento di una passione oltre il dolore. Piccola metafora anche di un'epoca.
Complice forse il silenzio dei blockbuster, ha avuto la possibilità di far ascoltare meglio la propria voce sottile e unica, Martin Eden di Pietro Marcello, finendo anche nella top ten dei migliori film del 2020 compilate dai critici cinematografici del New York Times, colpiti dall'interpretazione di Marinelli, coppa Volpi nel 2019.
E grazie all'home video è stato visto da molti Favolacce, premio per la sceneggiatura al Festival internazionale del cinema di Berlino: per il film un approdo efficace sulle piattaforme on demand dopo la chiusura delle sale a seguito della pandemia,.
Sempre forte di una distribuzione digitale, in parallelo a quella ordinaria, è diventato un successo il film di Alex Infascelli, Mi chiamo Francesco Totti, che ha segnato una Festa del cinema di Roma andata in scena quasi normalmente. E' stato anche l'anno di Favino che ha vinto a sorpresa la coppa Volpi a Venezia con Padrenostro. Il film, uscito nelle sale nei mesi della riapertura, aveva deluso qualche critico. Ma questo attore convince sempre, e il premio è quasi alla carriera.
La corsa agli Oscar invece la tenterà Notturno di Gianfranco Rosi, presentato a Venezia e poi nelle sale, insieme a un altro italiano, ma operativo in Francia, Filippo Meneghetti. Il suo esordio, Due, ha debuttato al festival di Toronto, è passato alla Festa di Roma, ed è stato scelto dai francesi per rappresentarli.
Tra i film internazionali resta nella memoria il Leone d'oro Nomadland, che non esce ancora nelle sale (forse a febbraio 2021), che potrebbe avere serie chance come miglior film agli Oscar 2021, e che in queste settimane ha già ricevuto premi a Boston e New York.
C'era interesse anche intorno a Tenet. Ma un regista abituato a intrecci complessi e a colpi di scena inaspettati come Nolan è rimasto un po' schiacciato in una trappola distopica degna delle sue trame, nella dinamica agostana tra paura del contagio e desiderio di normalità. Il film non ha incassato quanto avrebbe potuto, soprattutto negli Stati Uniti. Ma ora fa il suo percorso attraverso vari supporti, fino al 4k.
Dunque il cinema a casa o nelle sale? E' di questi giorni la polemica tra alcuni registi - come Villeneuve (Dune) e lo stesso Nolan - e la Warner Bros per la decisione della major di far uscire i suoi film contemporaneamente nelle sale cinematografiche e in streaming sulla piattaforma HBO Max come Wonder Woman 1984. Anche la Disney sta puntando sul cinema a casa: ha dichiarato che il suo servizio di streaming (Disney+) ha ora 86,8 milioni di abbonati e che tra i nuovi programmi lancerà oltre 100 film e serie legate a Star Wars e ai personaggi della Marvel.
Secondo Ken Loach "chi ama il cinema non come un prodotto commerciale, ma come un mezzo di comunicazione, tornerà in sala", mentre Mereghetti ha citato la Peste di Camus: torneremo alla normalità quando i film torneranno al cinema.
Comunque vada, in attesa delle riaperture, di una Berlinale online a marzo, di un Cannes che a maggio ci sarà ma non si sa come, di vari titoli rimandati (Diabolik e No Time to Die), agli appassionati questo Natale porta dei doni: ad esempio Le sorelle Macaluso di Emma Dante, già in streaming nelle 50 sale cinema virtuali del circuito #Iorestoinsala; Natale in casa Cupiello con Sergio Castellitto da Rai 1 a RaiPlay; e sicuramente Soul, il nuovo film della Pixar, che parla dell'inseguimento di una passione oltre il dolore. Piccola metafora anche di un'epoca.