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ITALIA

A pochi giorni dal 25 aprile

Il Comune di Bellaria rimuove il monumento alla Resistenza: ed è subito polemica

L'amministrazione di centro-destra ha spiegato che la statua era in stato di degrado. L'assessore regionale Mezzetti: "Scelta estremamente grave"

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Il monumento alla Resistenza
Roma
E' polemica in Emilia Romagna per la rimozione, decisa dall'amministrazione di centro destra di Bellaria-Igea Marina, di rimuovere a pochi giorni dalle celebrazioni del 25 aprile il monumento alla Resistenza perché considerato in stato di degrado. Una scelta che si inserisce in un progetto di generale riqualificazione dell'area.

La rimozione del monumento
"Passato Presente", questo il nome dell'opera realizzata da Luigi Poiaghi, fu posta 35 anni fa nella piazza antistante il municipio ed è inserita nel catalogo dei Beni culturali regionali. Il monumento è chiamato dagli abitanti del luogo "gabbia dei sassi" e  nel 1978 (36 anni fa, l'anno dell’assassinio di Aldo Moro) vinse un concorso  nazionale. "La rimozione del monumento alla Resistenza, un'opera tutelata, è una scelta arbitraria - ha detto l'assessore regionale alla cultura Massimo Mezzetti, e sbagliata da ogni punto di vista. Invito l'amministrazione a riconsiderare urgentemente la scelta".

Il monumento
Il monumento rappresenta una figura simbolica in pietra, cemento e ferro "per esaltare i valori della lotta e dei sacrifici - si spiega nel catalogo dell'istituto dei beni culturali dell'Emilia Romagna - sostenuti per l'indipendenza e la liberazione del nostro Paese". "Il vice sindaco Roberto Maggioli - ha osservato l'assessore regionale alla cultura - ha addotto ragioni esclusivamente estetiche 'tenuto conto dello stato di degrado in cui versava l'opera e più in generale del progetto di riqualificazione dell'area'. La mia speranza è che l'opera d'arte non abbia subito danni irreversibili nel corso della sua rimozione, avvenuta senza comunicazione e autorizzazione degli organi competenti in materia".

Prima del 25 aprile
Mezzetti, infine, ha sottolineato che secondo l'amministrazione di Bellaria-Igea Marina "la scelta non è stata guidata da nessun intento ideologicamente provocatorio. Sta di fatto - ha puntualizzato l'assessore - che la rimozione avviene a pochi giorni dall'anniversario della Liberazione. Il fatto che l'amministrazione comunale, se davvero in buona fede, abbia sottovalutato l'aspetto e il valore simbolico e politico, oltre che le conseguenze legali di questo atto, è estremamente grave".