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MONDO

Impegno per i negoziati di pace

Medioriente, Israele libera 26 prigionieri palestinesi. Protesta la destra

La liberazione è avvenuta nella notte, è il terzo gruppo di detenuti rilasciato così come concordato nei colloqui per rilanciarei negoziati tra Israele e Anp. Proteste della destra israeliana

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Festeggiamenti per rilascio detenuti palestinesi (Ansa)
Israele
Israele ha liberato nella notte 26 detenuti palestinesi, come concordato negli impegni presi per rilanciare i negoziati di pace sponsorizzati degli Stati Uniti.  "Due furgoni con a bordo i detenuti hanno lasciato la prigione di Ofer e si dirigono verso Ramallah", in Cisgiordania, ha dichiarato una fonte palestinese precisando che tre palestinesi originari di Gaza saranno liberati ad Erez, punto di passaggio tra Israele e questa regione.

La reazione di Abbas, presidente Anp
"Questa non è l'ultima volta che Israele libera prigionieri palestinesi" e "non ci sarà un accordo finale con Israele finchè tutti i prigionieri non saranno rilasciati" ha detto il presidente dell'Autorità nazionale palestinese, Mahmoud Abbas, festeggiando a Ramallah la liberazione dei detentuti. Abbas ha poi denunciato il tentativo del premier Benjamin Netanyahu di annettere tutta la Valle del Giordano al territorio del suo paese. "Quella è la nostra terra - ha detto - e rimarrà tale".
Ieri un gruppo di ministri israeliani ha dato il via libera a un disegno di legge che prevede l'annessione della Valle del Giordano, la proposta di fatto elimina le restrizioni alla costruzione di nuovi insediamenti.

I palestinesi liberati
Altri due gruppi di detenuti erano stati rilasciati ad agosto e a ottobre, mentre si attende la scarcerazione di un quarto gruppo di palestinesi, prevista per aprile, per un totale di 104 detenuti, come segnale di buona volontà per il rilancio dei negoziati tra Israele e Anp. La Corte suprema israeliana ha respinto tutte le richieste di vittime e parenti di bloccare le scarcerazioni.

La visita di Kerry
La liberazione dei 26 prigionieri è avvenuta fra le proteste della destra israeliana e alla vigilia del ritorno a Gerusalemme di John Kerry. Il segretario di Stato americano inzierà il 2014 a Gerusalemme per l’ennesima missione diplomatica in cui farà la spola tra il premier israeliano Benjamin Netanayahu, e Ramallah, dove vedrà il presidente dell’Anp, Abu Mazen. Kerry tenterà ancora una volta di far decollare i negoziati di pace diretti ripresi grazie alla sua insistenza a luglio dopo 3 anni di blocco.