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CULTURA

Firenze

Arte e fotografia per i 450 anni dalla morte di Michelangelo

La mostra Il potere dello sguardo, in programma a Firenze fino al 15 marzo, comprende le istantanee, scattate dal fotografo Aurelio Amendola, che uniscono idealmente e visivamente il percorso che porta dalla sagrestia nuova di San Lorenzo alle cappelle Medicee dove le foto sono esposte

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Firenze celebra Michelangelo con le foto di Amendola
di Carlotta Macerollo
Il 18 febbraio di 450 anni anni fa moriva Michelangelo Buonarroti, famoso in tutto il mondo per i suoi capolavori sia nel campo della scultura, come il David e il Mosè, sia nell'architettura e nella pittura: uno su tutti il Giudizio Universale che decora la parete di fondo della Cappella Sistina. Il 2014 è l'anno di Michelangelo e si preannuncia ricco di eventi.

Arte e foto d’autore
A Firenze le celebrazioni iniziano con un innovativo connubio di arte rinascimentale e fotografia. Le istantanee scattate dal fotografo d'arte Aurelio Amendola uniscono idealmente e visivamente il percorso che porta dalla sagrestia nuova di San Lorenzo alle cappelle Medicee dove le foto sono esposte, raccolte nella mostra "Il potere dello sguardo". L'artista pistoiese si dedica a Michelangelo da 20 anni e ogni volta lo stupore è quello degli esordi: "Son ritornato l'altro giorno e ho detto 'ricomincio' perché vedo sempre qualcosa di nuovo". La mostra resterà aperta al pubblico fino al 15 marzo.

La mostra
La mostra si articola in 23 fotografie in bianco e nero, e di grandi dimensioni, raffiguranti le sculture della Sagrestia Nuova e il David e i Prigioni, che si trovano nella Galleria dell’Accademia e al Louvre.

Santa Croce e San Lorenzo
Michelangelo è sepolto nella Basilica di Santa Croce. Il nipote, Leonardo, riuscì a trafugarne il corpo e a portarlo a Firenze, dopo che Roma aveva manifestato la volontà di tumularlo in San Pietro, nella fabbrica in cui aveva lavorato a lungo per conto di vari pontefici, vicino alle sue celebri sculture, come il Giudizio Universale. Santa Croce, dunque (dove sono seppelliti altri 66 Buonarroti) e San Lorenzo sono le due basiliche più legate al nome dell’artista più celebrato nel mondo e  apprezzato anche in vita. Una lunga esistenza la sua, fino all’età di 89 anni. Qui, dove è visibile la mostra fotografica fino al 15 marzo, Michelangelo realizzò, in momento diversi, la Biblioteca Laurenziana e la Sagrestia Nuova con le tombe di Giuliano e Lorenzo dei Medici.