ITALIA
I dati da un sondaggio Eurobarometro pubblicato dalla Commissione Unione Europea
Il 46% degli italiani teme gli effetti collaterali dei vaccini. Non va meglio in Europa
Dati preoccupanti che fanno dire al vicepresidente della Commissione europea, Jyrki Katainen che bisogna agire sulla disinformazione

Gli italiani spaccati in due sulla percezione degli effetti collaterali dei vaccini. Il 46% ritiene che possano produrre effetti collaterali. Il 42% ritiene che non sia affatto vero, il 12 risponde che non sa. È quanto emerge da un sondaggio Eurobarometro pubblicato dalla Commissione Unione Europea, condotto nei 28 Stati membri a marzo.
Dalla rilevazione, la prima europea sugli atteggiamenti nei confronti dei vaccini, emerge che l'85% dei cittadini dell'Unione Europea ritiene che la vaccinazione sia un modo efficace per prevenire malattie infettive e proteggere se stessi e gli altri. "Ci sono però anche dati preoccupanti: il 48% degli europei ritiene, erroneamente, che i vaccini abbiano spesso gravi effetti collaterali e il 38% pensa che possano provocare le malattie dalle quali dovrebbero proteggere", scrive la Commissione Ue.
Bisogna agire sulla contro disinformazione
Dati preoccupanti. Sui vaccini "ci vuole un'azione decisiva contro la disinformazione."Lo ha detto il vicepresidente della Commissione europea, Jyrki Katainen, commentando i risultati di un Eurobarometro speciale sulle attitudini dei cittadini europei sulla vaccinazione. "Ci sono alcuni dati preoccupanti: il 48% degli europei crede - in modo errato - che i vaccini possano spesso produrre effetti collaterali gravi e il 38% pensa che i vaccini possano causare le malattie contro cui proteggono", ha spiegato Katainen in una nota: "questo significa che il nostro lavoro per aumentare la copertura vaccinale e combattere contro la disinformazione sui vaccini è lungi dall'essere finito".
Katainen ha ricordato che la vaccinazione è "una delle misure di salute pubblica più di successo. Non solo i vaccini prevengono malattie e salvano vite, ma riducono anche i costi della sanità. Negli ultimi due secoli, è stato costantemente dimostrato che i vaccini funzionano. E' un dato di fatto, non un'opinione", ha detto Katainen. Il vicepresidente della Commissione ha criticato l'aumento di epidemie di malattie che sono evitabili grazie ai vaccini. Nell'Eurobarometro ci sono anche "buone notizie", secondo Katainen: l'85% dei cittadini Ue crede che i vaccini siano un modo efficace per prevenire malattie contagiose e proteggere se stessi e gli altri; circa la metà si è vaccinata negli ultimi cinque anni; e una larga maggioranza, il 79%, consulta e ha fiducia nei professionisti della sanità per ottenere informazioni sui vaccini.
Dalla rilevazione, la prima europea sugli atteggiamenti nei confronti dei vaccini, emerge che l'85% dei cittadini dell'Unione Europea ritiene che la vaccinazione sia un modo efficace per prevenire malattie infettive e proteggere se stessi e gli altri. "Ci sono però anche dati preoccupanti: il 48% degli europei ritiene, erroneamente, che i vaccini abbiano spesso gravi effetti collaterali e il 38% pensa che possano provocare le malattie dalle quali dovrebbero proteggere", scrive la Commissione Ue.
Bisogna agire sulla contro disinformazione
Dati preoccupanti. Sui vaccini "ci vuole un'azione decisiva contro la disinformazione."Lo ha detto il vicepresidente della Commissione europea, Jyrki Katainen, commentando i risultati di un Eurobarometro speciale sulle attitudini dei cittadini europei sulla vaccinazione. "Ci sono alcuni dati preoccupanti: il 48% degli europei crede - in modo errato - che i vaccini possano spesso produrre effetti collaterali gravi e il 38% pensa che i vaccini possano causare le malattie contro cui proteggono", ha spiegato Katainen in una nota: "questo significa che il nostro lavoro per aumentare la copertura vaccinale e combattere contro la disinformazione sui vaccini è lungi dall'essere finito".
Katainen ha ricordato che la vaccinazione è "una delle misure di salute pubblica più di successo. Non solo i vaccini prevengono malattie e salvano vite, ma riducono anche i costi della sanità. Negli ultimi due secoli, è stato costantemente dimostrato che i vaccini funzionano. E' un dato di fatto, non un'opinione", ha detto Katainen. Il vicepresidente della Commissione ha criticato l'aumento di epidemie di malattie che sono evitabili grazie ai vaccini. Nell'Eurobarometro ci sono anche "buone notizie", secondo Katainen: l'85% dei cittadini Ue crede che i vaccini siano un modo efficace per prevenire malattie contagiose e proteggere se stessi e gli altri; circa la metà si è vaccinata negli ultimi cinque anni; e una larga maggioranza, il 79%, consulta e ha fiducia nei professionisti della sanità per ottenere informazioni sui vaccini.