Coronavirus
Washington
Boom 48.000 nuovi contagi Usa, '4 luglio state a casa'
Appello di molte autorità a evitare gite, feste, assembramenti. Trump: nessun problema con la mascherina, mi dona

Il 4 luglio "state a casa, evitate gite, feste, assembramenti per i tradizionali fuochi d'artificio": in vista dell'Independence Day è questo l'appello delle autorità sanitarie negli Usa, dove nella giornata di martedì - secondo i calcoli del New York Times - si è toccato il record di oltre 48mila nuovi contagi.
Un boom a cui hanno contribuito soprattutto 8 Stati che hanno fatto registrare un primato nel numero di casi giornalieri. Tra questi la California (8.100 nuovi casi), la Georgia (2.400) e il Texas (7.900).
"Per favore non mescolate famiglie, anche se pensate che tutti siano in salute, festeggiate con le persone con cui vivete. Abbiamo registrato molti nuovi casi dopo il Memorial Day, non possiamo permetterci un nuovo aumento dopo il 4 luglio", ha dichiarato Cameron Kaiser, responsabile sanitaria nella contea di Riverside, in California. I nuovi contagi giornalieri confermati negli Usa sono stati 48mila, nuovo record per la quarta volta in una settimana, dopo che il massimo esperto di malattie infettive Anthony Fauci ha avvertito di temere che si arrivi a 100mila nuove infezioni quotidiane, se i focolai attuali non saranno arginati.
Anthony Fauci, principale esperto del Paese sulle malattie infettive, non ha nascosto le sue preoccupazioni. "Non possiamo concentrarci solo su quelle aree che stanno avendo un'impennata di casi, a rischio è l'intero Paese. Ora abbiamo più di 40.000 nuovi casi al giorno. Non mi sorprenderei se arrivassimo a 100.000 al giorno se la situazione non dovesse cambiare. Quindi sono molto preoccupato". Fauci nella sua audizione davanti ai senatori ha parlato anche degli studi su un vaccino per il Covid-19. "Non ci sono garanzie, e chiunque abbia a che fare con i vaccini potrà confermarvelo, non possiamo affermare che avremo un vaccino sicuro ed efficace, ma siamo cautamente ottimisti; guardando ai risultati sugli animali e i primi dati preliminari sapremo almeno il grado di efficacia probabilmente già in inverno o nella prima parte del prossimo anno". Per questo, numeri di contagi alla mano e incertezza sul futuro, è essenziale che ognuno faccia la sua parte. Un appello rivolto soprattutto ai giovani da Robert Redfield, direttore dei Centri per il Controllo delle Malattie: "Non siamo indifesi contro questa malattia. Abbiamo a disposizione strumenti potenti: il distanziamento sociale, l'uso della mascherina in pubblico, il frequente lavaggio delle mani. E' fondamentale che tutti noi ci assumiamo la responsabilità personale di rallentare la trasmissione del coronavirus e dobbiamo abbracciare l'uso universale delle mascherine, mi rivolgo in particolare ai giovani della nostra società, ai millennials e alla generazione Z. E chiedo a chi sta ascoltando di diffondere il più possibile questo messaggio".
Trump: nessun problema con la mascherina, mi dona
Il presidente americano Donald Trump, in un'intervista a Fox News, si è detto favorevole a indossare la mascherina per contenere il coronavirus.
"Non so se occorra un obbligo, perché ci sono molti luoghi negli Stati Uniti dove le persone vivono a grandi distanze tra loro - ha spiegato il presidente Trump nell'intervista -. Ma detto questo: sono assolutamente a favore delle mascherine, penso siano una misura positiva. Se fossi in un gruppo di persone, e fossimo vicini gli uni agli altri ne porterei una. Anzi: l’ho fatto, le persone mi hanno visto con indosso una mascherina". Trump ha spiegato che, anche se finora non lo ha fatto in pubblico, ha già "portato la mascherina: e mi piaceva come mi stava. Mi donava".
Un boom a cui hanno contribuito soprattutto 8 Stati che hanno fatto registrare un primato nel numero di casi giornalieri. Tra questi la California (8.100 nuovi casi), la Georgia (2.400) e il Texas (7.900).
"Per favore non mescolate famiglie, anche se pensate che tutti siano in salute, festeggiate con le persone con cui vivete. Abbiamo registrato molti nuovi casi dopo il Memorial Day, non possiamo permetterci un nuovo aumento dopo il 4 luglio", ha dichiarato Cameron Kaiser, responsabile sanitaria nella contea di Riverside, in California. I nuovi contagi giornalieri confermati negli Usa sono stati 48mila, nuovo record per la quarta volta in una settimana, dopo che il massimo esperto di malattie infettive Anthony Fauci ha avvertito di temere che si arrivi a 100mila nuove infezioni quotidiane, se i focolai attuali non saranno arginati.
Anthony Fauci, principale esperto del Paese sulle malattie infettive, non ha nascosto le sue preoccupazioni. "Non possiamo concentrarci solo su quelle aree che stanno avendo un'impennata di casi, a rischio è l'intero Paese. Ora abbiamo più di 40.000 nuovi casi al giorno. Non mi sorprenderei se arrivassimo a 100.000 al giorno se la situazione non dovesse cambiare. Quindi sono molto preoccupato". Fauci nella sua audizione davanti ai senatori ha parlato anche degli studi su un vaccino per il Covid-19. "Non ci sono garanzie, e chiunque abbia a che fare con i vaccini potrà confermarvelo, non possiamo affermare che avremo un vaccino sicuro ed efficace, ma siamo cautamente ottimisti; guardando ai risultati sugli animali e i primi dati preliminari sapremo almeno il grado di efficacia probabilmente già in inverno o nella prima parte del prossimo anno". Per questo, numeri di contagi alla mano e incertezza sul futuro, è essenziale che ognuno faccia la sua parte. Un appello rivolto soprattutto ai giovani da Robert Redfield, direttore dei Centri per il Controllo delle Malattie: "Non siamo indifesi contro questa malattia. Abbiamo a disposizione strumenti potenti: il distanziamento sociale, l'uso della mascherina in pubblico, il frequente lavaggio delle mani. E' fondamentale che tutti noi ci assumiamo la responsabilità personale di rallentare la trasmissione del coronavirus e dobbiamo abbracciare l'uso universale delle mascherine, mi rivolgo in particolare ai giovani della nostra società, ai millennials e alla generazione Z. E chiedo a chi sta ascoltando di diffondere il più possibile questo messaggio".
Trump: nessun problema con la mascherina, mi dona
Il presidente americano Donald Trump, in un'intervista a Fox News, si è detto favorevole a indossare la mascherina per contenere il coronavirus.
"Non so se occorra un obbligo, perché ci sono molti luoghi negli Stati Uniti dove le persone vivono a grandi distanze tra loro - ha spiegato il presidente Trump nell'intervista -. Ma detto questo: sono assolutamente a favore delle mascherine, penso siano una misura positiva. Se fossi in un gruppo di persone, e fossimo vicini gli uni agli altri ne porterei una. Anzi: l’ho fatto, le persone mi hanno visto con indosso una mascherina". Trump ha spiegato che, anche se finora non lo ha fatto in pubblico, ha già "portato la mascherina: e mi piaceva come mi stava. Mi donava".