Il rebus della crisi
5 stelle e Pd vicini all'intesa, nodo vicepremier e conferma da Rousseau. In corso nuovo incontro
Trattativa di governo a singhiozzo tra M5s e Pd. Ieri prima lo sblocco su Conte premier, poi nuova frenata sulle ipotesi Di Maio vice e voto su Rousseau.

In corso alla Camera dei deputati l'incontro tra le delegazioni del Partito democratico e M5s per sciogliere i nodi che ancora ostacolano un'intesa per la formazione di un nuovo governo. Marcucci, "Non credo che ci siano veti" da parte del Pd. Delrio:"Lavoriamo sui contenuti". Patuanelli: "Di Maio è il capopolitico del M5s, deve essere assolutamente nel governo e avere un ruolo".
Ieri di nuovo in bilico la trattativa tra M5s e Pd per la formazione del governo. "Rischia di saltare tutto - dicono i dem - perché Di Maio rivendica la vicepresidenza del Consiglio". Il capo politico del MoVimento, dalla sua, annuncia che la nuova proposta di governo M5S-Pd sarà votata su Rousseau: "Gli iscritti hanno e avranno sempre l'ultima parola". E anche questo non piace al Pd. 'E' solo un modo per prendere tempo, un altro elemento che complica la trattativa in corso. Si tratta tra l'altro - osservano fonti PD - "di uno sgarbo istituzionale" al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che al termine delle consultazioni deciderà se affidare l'incarico di governo.
Dopo la ripartenza, dunque, una nuova frenata. Al termine di una giornata tesa, c'era soddisfazione da parte di Pd e M5S. La riunione tra le delegazioni dei due partiti, che si era tenuta nel tardo pomeriggio, sembrava aver fatto rientrare lo stallo delle trattative per la formazione di un governo.
Zingaretti, cosa importante è dare futuro all'Italia
"Io sono sempre ottimista, la cosa importante da fare è dare un futuro all'Italia". Lo ha detto il segretario Pd Nicola Zingaretti entrando alla Camera dove si svolge la direzione Pd.
Il percorso avviato in questi giorni"era e rimane difficile. Non è una passeggiata. E' una sfida. Se siamo in grado di portare fino in fondo questo percorso è perché abbiamo portato avanti due elementi: spirito unitario e schiena dritta". Lo avrebbe detto, a quanto si apprende da diverse fonti, il segretario Pd Nicola Zingaretti in direzione.
Di Maio, si pensi a soluzioni, non a colpire me
"Sono ore molto difficili per il Paese, in cui ognuno dovrebbe saper dimostrare responsabilità.Ci siamo ritrovati in una crisi di governo senza un perché, per colpe che non sono certo attribuibili al M5S. Mi sorprende che qualcuno sembri essere più concentrato a colpire il sottoscritto che a trovare soluzioni per gli italiani. Ma questa è la politica, anzi una certa politica, abituata a concepire il dibattito non come occasione di crescita, bensì come uno scontro continuo e sistematico sulle persone". Così Luigi Di Maio prima di entrare a Palazzo Chigi.