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ITALIA

Otto Marzo

Mattarella: "Femminicidio fenomeno impressionante che scuote e interroga la coscienza"

"Un distorto concetto del rapporto affettivo - che, non a caso, si trasforma in odio mortale - è alla base dei gravi e inaccettabili casi di femminicidio. Una mentalità che, al dunque, è solo possesso, bramosia, dominio e, in fin dei conti, disprezzo" ha detto il Capo dello Stato

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"Sharon, Victoria, Roberta, Teodora,Sonia, Piera, Luljeta, Lidia, Clara, Deborah, Rossella" Sergio Mattarella ricorda uno a uno i nomi delle donne vittima di femminicidio in questi due soli mesi del 2021 e nella cerimonia al Quirinale per la Giornata internazionale della donna scandisce secco: "è inaccettabile".

"Sono state uccise undici donne, in Italia, nei primi due mesi del nuovo anno - ricorda il Presidente della Repubblica - Sono state uccise per mano di chi aveva fatto loro credere, di amarle. Per mano di chi, semmai, avrebbe dovuto dedicarsi alla reciproca protezione. Ora siamo di fronte a una dodicesima vittima: l'uccisione di Ilenia. L'anno passato le donne assassinate sono state settantatre. E' un fenomeno impressionante, che scuote e interroga la coscienza del nostro Paese".     

La Giornata Internazionale della Donna, quest'anno è stata dedicata al tema "Con Rispetto. Educando". La cerimonia, trasmessa in diretta su Rai 1, è stata condotta da Matilde Gioli che ha letto alcuni brani e poesie di Alda Merini, Amalia Rosselli e Miriam Waddington .La prolusione è stata affidata alla scrittice Silvia Avallone a cui ha fatto seguito l'intervento della Ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti. 

Orribili casi di femminicidio reclamano giustizia
"Un distorto concetto del rapporto affettivo - che, non a caso, si trasforma in odio mortale - è alla base dei gravi e inaccettabili casi di femminicidio. Una mentalità che, al dunque, è solo possesso, bramosia, dominio e, in fin dei conti, disprezzo" nota il Capo dello Stato.

"Un distorto concetto del rapporto affettivo - che, non a caso, si trasforma in odio mortale - è alla base dei gravi e inaccettabili casi di femminicidio. Una mentalità che, al dunque, è solo possesso, bramosia, dominio e, in fin dei conti, disprezzo. L'amore, quello autentico, si basa sul rispetto e la condivisione. Se si giunge a uccidere una donna è perché non si rispettano il suo desiderio di libertà e la sua autonomia. Perché ci si arroga il potere di non consentirne le scelte, i progetti, le aspirazioni. A distanza di settantaquattro anni dall'approvazione della Costituzione - che ha sancito, in via definitiva, l'eguaglianza e la parità tra tutte le persone, senza distinzioni - gli orribili casi di femminicidio - che reclamano giustizia - ci dicono che la legge, da sola, non basta. Che un principio va affermato, ma va anche difeso, promosso e concretamente attuato",  ha detto il presidente della Repubblica.

Le donne colpite anche dalla crisi economica
"Questo 8 marzo, purtroppo, si svolge ancora sotto il segno della pandemia, che ha appesantito la nostra esistenza, causando un numero senza precedenti di vittime e immani problemi economici, sociali e di relazioni umane. Un fenomeno planetario imprevisto che ha messo a dura prova la capacità di resistenza dei cittadini e la stessa convivenza civile", ha detto Mattrella nel suo discorso al Quirinale in occasione dell'8 marzo, Giornata Internazionale della Donna". 

"La diffusione del Covid-19, come sempre accade nei periodi difficili - sottolinea il Capo dello Stato- ha colpito maggiormente le componenti più deboli ed esposte. Le donne tra queste. Dal punto di vista occupazionale anzitutto. Secondo l'Istat abbiamo 440 mila lavoratrici in meno rispetto a dicembre 2020. Mentre sono a rischio un milione 300 mila posti di lavoro di donne che lavorano in settori particolarmente colpiti dalla crisi. L'occupazione femminile è tornata indietro. Ai livelli del 2016, ben al di sotto del 50% raggiunto per la prima volta nel 2019. La causa principale è stata la crisi del settore dei servizi, nel quale lavora l'85% delle donne. Non preoccupano soltanto i dati quantitativi. Peggiora la qualità del lavoro delle donne, con un picco di contratti part-time non volontari, con l'aumento dei lavori a tempo determinato e con una riduzione delle condizioni di conciliazione vita/lavoro".  

Situazione critica anche dal punto di vista sanitario
"La situazione femminile si fa critica  anche dal punto di vista sanitario. L'Inail ha messo in luce, in un  recente studio, che quasi il 70 per cento dei contagi denunciati sui  posti di lavoro riguarda le donne. Le categorie professionali più colpite come contagi riguardano soprattutto il settore sanitario. E'  dunque doveroso che la Repubblica rivolga un pensiero di forte  gratitudine alle tante donne che da ormai un anno si stanno impegnando negli ospedali, nei laboratori, nelle zone rosse per contrastare la  diffusione del coronavirus. Esse lavorano in condizioni difficili, con competenza e abnegazione, con spirito di sacrificio e con la loro  caratteristica capacità di sopportare grandi carichi di lavoro. A  loro, in special modo, desidero dedicare questa importante giornata", ha detto ancora il Presidente della Repubblica.

Politiche per la famiglia fondamentali per  la crescita 
"Politiche per la famiglia, sostegno alla maternità, potenziamento dei servizi, conciliazione con i tempi di lavoro e con quelli di cura rappresentano un elemento di fondamentale importanza per la crescita". Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento alle celebrazioni per la Festa della donna.Secondo il Capo dello Stato infatti "vanno incrementati gli sforzi per restituire dignità al lavoro delle donne e per far fronte alla crisi demografica. Calo demografico e carenza di occupazione femminile sono tra i fattori più rilevanti del rallentamento della crescita economica; e sono fra essi collegati. Va ricordato, ancora una volta, che dove cresce il lavoro femminile, dove cresce la buona occupazione, anche la natalità  è più elevata e i giovani ricevono una spinta positiva per i loro progetti di vita". Mattarella ha ricordato poi di aver premiato l'anno scorso "tra i cosiddetti 'esempi civili' con l'onorificenza al merito della Repubblica un imprenditore di Trieste. Avendo saputo che una sua dipendente precaria era incinta e temeva il licenziamento, l'ha assunta a tempo indeterminato e le ha concesso anche un aumento di stipendio. Un gesto di grande significato - ha rilevato -. Vorremmo, nel prossimo futuro, che questi gesti non fossero comportamenti eccezionali da premiare, ma gesti normali, anche incoraggiati da una rimodulazione delle politiche sociali ed economiche".

Rispetto delle donne anche con linguaggio
"Il rispetto verso le donne conosce molte declinazioni. Sul piano del linguaggio, innanzitutto. Dobbiamo respingere le parole di supponenza, quando non di odio o di disprezzo verso le donne. Parole che generano e alimentano stereotipi e pregiudizi ottusi e selvaggi, determinando atteggiamenti e comportamenti inaccettabili", ha detto il presidente della Repubblica in occasione della Festa della donna.