ITALIA
Bullismo
Ancona: a 7 anni picchiata da un coetaneo si sfoga con la mamma: "Lui mi farà molto male"
Epidosio di bullismo in una scuola elementare di Ancona. Un bambino di 8 anni avrebbe picchiato una sua compagna di classe. Sciopero dei genitori, attivati i servizi sociali
Non sarebbe stato solo un pugno, ma forse parecchi colpi quelli ricevuti dal suo coetaneo. Emergono nuovi particolari sulla vicenda che vede protagonista una bambina di 7 anni e un suo compagno di classe nell'Istituto Don Milani di Ancona.
Finita al pronto soccorso giovedì scorso, dopo essere stata picchiata, adesso si scopre che la bambina era terrorizzata dal suo compagno di classe, tanto da dire alla mamma "lui mi farà molto male" e fino ad arrivare all'ultimo episodio, con la maestra di geografia costretta a dividere fra la scolara e il baby-bullo, con la piccola finita poi all'ospedale Salesi.
Una condotta, quella del bambino, che si sarebbe ripetuta più volte e che aveva portato i genitori della classe a non mandare i bimbi a scuola per alcuni giorni. L'obiettivo era quello di sensibilizzare il preside dell'istituto comprensivo a prendere provvedimenti per tutelare l'incolumità dei ragazzini.
"Comprensibile la preoccupazione delle famiglie, ma la scuola ha impiegato tutte le risorse che ha" era stata la risposta del dirigente dell'Istituto comprensivo frequentato dal bambino. La scuola ha così attivato i Servizi sociali del Comune e d'ora in poi, uno psicologo assisterà una volta alla settimana ad una lezione nella classe per rendersi conto del comportamento del ragazzino difficile e del tipo di problematica che esso comporta.
Finita al pronto soccorso giovedì scorso, dopo essere stata picchiata, adesso si scopre che la bambina era terrorizzata dal suo compagno di classe, tanto da dire alla mamma "lui mi farà molto male" e fino ad arrivare all'ultimo episodio, con la maestra di geografia costretta a dividere fra la scolara e il baby-bullo, con la piccola finita poi all'ospedale Salesi.
Una condotta, quella del bambino, che si sarebbe ripetuta più volte e che aveva portato i genitori della classe a non mandare i bimbi a scuola per alcuni giorni. L'obiettivo era quello di sensibilizzare il preside dell'istituto comprensivo a prendere provvedimenti per tutelare l'incolumità dei ragazzini.
"Comprensibile la preoccupazione delle famiglie, ma la scuola ha impiegato tutte le risorse che ha" era stata la risposta del dirigente dell'Istituto comprensivo frequentato dal bambino. La scuola ha così attivato i Servizi sociali del Comune e d'ora in poi, uno psicologo assisterà una volta alla settimana ad una lezione nella classe per rendersi conto del comportamento del ragazzino difficile e del tipo di problematica che esso comporta.