MONDO
Accusato di alto tradimento e attentato all'integrità territoriale dell'Ucraina
Kiev, Ucraina. Inizia il processo contro l’ex presidente Viktor Yanukovich che si trova in Russia
La corte distrettuale Obolonskij della capitale ucraina Kiev ha dato il via al processo che vede imputato l’ex presidente ucraino Viktor Yanukovich per alto tradimento. Il presidente della corte Vladislav Deviatko ha subito aggiornato l’udienza al 18 maggio prossimo, limitandosi ad autorizzare la partecipazione dell’imputato Viktor Yanukovich, che è fuggito in Russia, in videoconferenza.
La pausa fino al 18 maggio è necessaria per organizzare dal punto tecnico e logistico la partecipazione telematica di Yanukovich al processo. L’ex presidente ucraino è accusato di alto tradimento, attentato all’integrità territoriale dell’Ucraina e di attività militari di aggressione contro l’Ucraina.
In precedenza l’Ucraina aveva chiesto una rogatoria internazionale per Viktor Yanukovich, chiedendo all’Interpol di occuparsi del caso e di consegnare l’ex presidente all’Ucraina.
Il 3 maggio scorso Interpol ha comunicato che rinuncia alla ricerca di Yanukovich.
L’ex presidente ucraino ufficialmente è residente in Russia nella città del Rostov-sul-Don, a breve distanza dal confine ucraino, anche se è domiciliato a Mosca.
In passato aveva già partecipato come testimone ad alcuni processi in Ucraina sempre in videoconferenza da Rostov-sul-Don.
La pausa fino al 18 maggio è necessaria per organizzare dal punto tecnico e logistico la partecipazione telematica di Yanukovich al processo. L’ex presidente ucraino è accusato di alto tradimento, attentato all’integrità territoriale dell’Ucraina e di attività militari di aggressione contro l’Ucraina.
In precedenza l’Ucraina aveva chiesto una rogatoria internazionale per Viktor Yanukovich, chiedendo all’Interpol di occuparsi del caso e di consegnare l’ex presidente all’Ucraina.
Il 3 maggio scorso Interpol ha comunicato che rinuncia alla ricerca di Yanukovich.
L’ex presidente ucraino ufficialmente è residente in Russia nella città del Rostov-sul-Don, a breve distanza dal confine ucraino, anche se è domiciliato a Mosca.
In passato aveva già partecipato come testimone ad alcuni processi in Ucraina sempre in videoconferenza da Rostov-sul-Don.