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Coronavirus

Le ordinanze dei sindaci

Covid-19, a Milano mascherine all'aperto per Natale. L'obbligo torna anche in altre città

Sanzioni per chi non rispetta la misura anti Covid

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Non solo a Milano, ma anche a Bologna, Padova, Bergamo e presto si aggiungeranno altre città. Torna l'obbligo di mascherine all'aperto nel periodo natalizio e nelle zone dei centri urbani tradizionalmente più affollate per la corsa ai regali. Una misura necessaria per non vanificare gli sforzi fatti finora per contenere la pandemia e prevenire gli  scenari che si stanno verificando in tanti Paesi europei.

Milano
Da sabato 27 novembre 2021 al 31 dicembre 2021, nella fascia oraria compresa tra le ore 10.00 e le ore 22.00, scatta l'obbligo di mascherina nelle principali vie del centro di Milano. Il Comune ha deciso di emettere l'ordinanza "allo scopo di prevenire ogni ulteriore evoluzione negativa del quadro pandemico nel territorio del Comune di Milano", considerato che nel periodo di Natale in centro ci sarà un intenso flusso di persone. Nei punti strategici e in Galleria Vittorio Emanuele II, le pattuglie della Polizia locale inviteranno e informeranno i cittadini del nuovo obbligo che prevede una sanzione di 280 euro se pagata entro cinque giorni o 400 euro in caso di mancata ottemperanza.

Bergamo
A Bergamo l'obbligo di mascherina nelle vie dello shopping natalizio, nei luoghi più frequentati e nei mercati, scatta sabato e durerà fino al 31 dicembre, ha scritto su twitter il sindaco Giorgio Gori: "Siamo in zona bianca  e ci vogliamo restare, per evitare limitazioni della nostra libertà e chiusure che danneggerebbero le attività economiche". 

Attualmente le mascherine sono obbligatorie all'aperto solo a partire dalla zona gialla, anche se le norme previste anche per la zona bianca danno la possibilità di prevedere l'obbligo di indossare il dispositivo di protezione individuale qualora non si riesca a garantire il distanziamento. La decisione dei Sindaci punta a evitare un ulteriore aumento dei contagi, soprattutto in previsione di particolari affollamenti (come i mercati di Natale, le vie dello shopping natalizio, ecc.) nelle prossime settimane. I contagi a Bergamo sono in lenta, ma costante crescita, seppur la situazione sia ancora sotto controllo e, anzi, una delle migliori in Italia:  l'incidenza è passata nei giorni scorsi da 26 a 57 contagiati ogni 100mila abitanti e sono 43 le persone attualmente ricoverate  all'ospedale Papa Giovanni.      Anche in questo caso sono previste sanzioni che vanno da 400 a 3.000 euro.

Bologna
Anche nel centro storico di Bologna torna l'obbligo di mascherina anche all'aperto. E' quanto prevede l'ordinanza firmata dal sindaco Matteo Lepore che sarà valida da domani fino al 9 gennaio. "Dobbiamo dare un messaggio a tutti i bolognesi molto chiaro - ha detto il primo cittadino - stiamo lavorando bene insieme, ma non è finita. Il senso di responsabilità ci ha salvati, ma non possiamo buttare a mare tutti i sacrifici fatti. A Bologna - ha spiegato - la situazione è particolare, perché c'è un centro storico frequentato da molte persone. Negli assembramenti la mascherina è obbligatoria, non possiamo garantire a tutte le persone di girare senza finire in un assembramento; ma è anche un messaggio: significa che bisogna tenere alta la guardia ed essere tutti parte attiva, nessuno escluso". 

Comitato sicurezza Roma: con la folla valutare l'uso della mascherina
Il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza, di concerto con la Regione Lazio, proporrà ai sindaci di sensibilizzare la cittadinanza a usare la mascherina all'aperto in situazioni di affollamento. E' quanto emerso da una riunione del Comitato, presieduto dal prefetto di Roma Matteo Piantedosi, che si è svolta oggi pomeriggio.

Piazze a numero chiuso nella Capitale
Da sabato nella Capitale verrà riproposto il 'modello Roma', utilizzato anche lo scorso anno nel periodo natalizio, con controlli e misure anti-assembramento. E' emerso dalla riunione del Comitato.  Sotto la lente le principali vie dello shopping e altre aree di maggiore interesse commerciale come anche luoghi di ritrovo. Tra le misure il contingentamento degli accessi in alcune piazze del centro, transennamenti per canalizzare i percorsi, chiusure momentanee delle vie dello shopping in caso di assembramenti e, all'occorrenza, anche alcune fermate della metro del centro.